Il petrolio condiziona le Borse

Eurolandia in calo. Milano cede l’1,65%. Il barile scende ancora e trascina al ribasso i listini del Vecchio continente. A Piazza Affari soffrono i bancari. St sugli scudi dopo l’annuncio del taglio dei costi. 

Francesco Lavecchia 27/01/2016 | 12:31
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Al giro di boa della seduta continuano a prevalere le vendite sui listini di Eurolandia . Nelle ultime giornate l’andamento del prezzo del petrolio è stato il termometro dei mercati e oggi le quotazioni del greggio sono tornate a scendere (il Brent perde il 2,33% a 31,06 dollari al barile e il Wti il 3,10% a 31,88 dollari). A catturare l’interesse degli operatori è anche la riunione della Federal Reserve. Alle 20 ora italiana la Fed pubblicherà un comunicato in cui saranno contenute le indicazioni circa i possibili interventi sui tassi di interesse previsti per quest’anno.

Bancari sotto pressione
A Piazza Affari il Ftse Mib segna -1… per effetto della cattiva intonazione dei bancari, che non sembrano beneficiare dell’accordo raggiunto tra Governo e Unione Europea sui crediti deteriorati degli istituti di credito. Proseguono le vendite su Saipem. In difficoltà anche Yoox Net A Porte. Salgono, invece, le quotazioni di St, premiata dal mercato per il suo piano di riduzione dei costi annunciato in concomitanza con la presentazione dei conti del 2015, e Mps. 

Wall Street negativa
L’andamento dei future a New York indica che Wall Street aprirà in ribasso. Il WTI è in calo e questo rischia di pesare sui titoli del comparto energetico. Nel pomeriggio saranno resi noti i dati americani relativi alle scorte di petrolio e alle vendite di nuove abitazioni nel mese di dicembre, ma a cambiare il corso della seduta potrebbe essere la nota della Fed.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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