Le Borse provano a decollare

Europa contrastata dopo una giornata negativa. Pesano le vendite su minerari ed energy. Milano (+0,70%) si salva grazie alle banche. Lo stacco dei dividendi non frena l’indice. New York stenta poi scatta mentre gli operatori continuano a parlare di tassi di interesse. 

Marco Caprotti 23/11/2015 | 17:44
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L’Europa chiude nervosa, complice l’andamento dei minerari e dell'energia e nonostante la lettura sopra le attese dell'indice dell’attività manifatturiera e dei servizi nell'area euro. Scivolano anche i farmaceutici, le utility e il lusso.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,70%, il riscatto delle banche italiane ha consentito a Milano di essere l'unica piazza europea a brillare. II principale benchmark italiano è salito nonostante l'incidenza negativa (-0,20% circa ) derivante dallo stacco cedola di cinque blue chip (Terna, Tenaris, Mediobanca, Mediolanum e Atlantia). Spiccano gli acquisti su Cnh e sul resto della galassia Fiat.

New York positiva
Wall Street viaggia con il segno più dopo una partenza incerta. Gli investitori osservano l'andamento del petrolio, incapace di trarre vantaggio dalle indicazioni arrivate dall'Arabia Saudita. Il principale produttore all'interno dell’Opec ha detto che resta pronto a lavorare con altri produttori per stabilizzare i prezzi. Questo, però, non significa che sia disposto a tagliare la produzione.

Il dibattito principale è sui tassi: è molto probabile che siano alzati da parte della Federal Reserve il mese prossimo. Lo ha ribadito John Williams, presidente della Fed di New York. Dal fronte macro, intanto, è arrivata la notizia che il Pmi manifatturiero è sceso in novembre a 52,6 punti da 54,1 di ottobre. Si tratta del livello più basso degli ultimi due anni. Il dato, reso noto da Markit, è peggiore delle attese degli analisti che si attendevano una discesa a quota 53,9 punti. In ottobre le vendite di case esistenti sono calate del 3,4% a 5,36 milioni di unità. Il valore è leggermente inferiore alle attese degli esperti, che si aspettavano 5,4 milioni.

 

 

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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