In Borsa si vedono i venditori

Europa con il segno meno. Pesano le prese di profitto dopo il rally di ieri e la paura di nuovi attentati. A Milano (-0,98%) scivola la galassia Enel. Bene Cnh e Saipem. Il petrolio spinge Wall Street dove si ragiona ancora sui tassi di interesse. 

Marco Caprotti 18/11/2015 | 17:32
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Europa negativa. Tuttavia, secondo gli operatori più che il raid della polizia a Parigi o gli allarmi bomba che si stanno susseguendo dopo gli attentanti di venerdì scorso, a provocare le vendite è stata la voglia di trarre beneficio dal forte progresso messo a segno ieri.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -0,98%, spiccano i cali di Enel ed Enel Green Power  nel giorno della presentazione del piano dell’ex monopolista elettrico e della conferma dell'integrazione delle due società. Spunto di Cnh Industrial che, dopo un avvio debole, ha invertito la rotta. Ha consolidato i guadagni della vigilia anche Saipem.

New York positiva
Wall Street viaggia in rialzo, complice la corsa del petrolio. Gli investitori aspettano il dato sulle scorte settimanali di petrolio ma il vero focus della giornata sono i verbali della riunione di ottobre della Federal Reserve (alle 20 italiane). Allora la Banca centrale aveva fatto capire che un rialzo dei tassi è possibile a dicembre. Questa ipotesi è stata alimentata dalle parole pronunciate oggi da vari membri della Fed. Jeffrey Lacker, presidente della Fed di Richmond e in favore di una stretta, continua a dirsi favorevole a un aumento del costo del denaro. La pensa allo stesso modo Dennis Lockhart, presidente della Fed di Atlanta secondo cui un aumento del costo del denaro sarà “in qualche modo lento”. E Loretta Mester, a capo della Fed di Cleveland, si dice convinta che l'economia Usa possa gestire una stretta. 

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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