Le Borse guardano le Banche centrali

Europa nervosa in attesa dei documenti relativi alle ultime riunioni di Fed e Bce, dopo i dati macro tedeschi al di sotto delle attese. A Milano salgono Fca e Telecom. Fari su Rcs. Il Giappone fa agitare l’Asia. Chiusura positiva per Wall Street.  

Marco Caprotti 08/10/2015 | 09:48
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Avvio all'insegna dell'incertezza per le Borse europee, nel giorno in cui sia la Banca centrale europea, sia la Federal Reserve pubblicheranno le minute delle ultime riunioni dei rispettivi consigli direttivi. Intanto da Lima, il Fondo monetario internazionale, dopo avere dato una sforbiciata alle previsioni di crescita per l'economia globale, nei giorni scorsi ha invitato l'istituto centrale Usa alla prudenza in materia di politica monetaria. Francoforte è partita in calo, risentendo del dato sulla bilancia commerciale con le esportazioni di agosto diminuite del 5,2%. Il listino tedesco ha poi azzerato le perdite e adesso oscilla sulla parità.

Milano viaggia in rialzo dopo che ieri aveva accusato la performance peggiore del Vecchio continente. Sale Fca: nella notte dagli Stati Uniti è arrivata la notizia che il gruppo è riuscito a scongiurare lo sciopero in Usa trovando un nuovo accordo con il sindacato Uaw sul contratto. Oggi il presidente John Elkann e l'ad Sergio Marchionne incontreranno il premier Matteo Renzi. Telecom guadagna, mentre il mercato segue con attenzione la società, che a breve potrebbe riaprire il dossier su Metroweb, dopo l'apertura mostrata dai soci F2i e FSI. I riflettori sono puntati su Rcs, in calo sull'ipotesi di dimissioni dell'ad Pietro Scott Jovane.

Asia nervosa, New York su
Giornata nervosa per l’Asia che ha subito, in parte, il cattivo umore del Giappone. La Borsa di Tokyo ha interrotto la serie di sedute consecutive in rialzo (ne ha fatte sei) e ha chiuso con una contrazione di circa l'1%. Il pretesto per far scattare le prese di beneficio è stato, secondo gli operatori, il dato sulle commesse di beni durevoli che avrebbe rafforzato i timori su una possibile nuova caduta in recessione dell'economia del Paese. Il dollaro debole nei confronti dello yen ha aggiunto un elemento ribassista per il listino.

La seduta ieri a Wall Street è finita in rialzo grazie alla corsa dei titoli energetici, delle materie prime e del settore healthcare. Gli investitori hanno riscoperto la propensione al rischio all'indomani di una giornata di scambi contrastata. Si resta in attesa dell'avvio della stagione delle trimestrali americane, storicamente segnata dai conti di Alcoa che arriveranno questa sera a mercati chiusi. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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