Le voci guidano le Borse

Europa positiva. Corrono le commodity dopo la smentita di operazioni straordinarie di Glencore. Milano guadagna il 2,75%. I rumor su un riassetto spingono Saipem. Acquisti su oil e banche. New York con il segno più. 

Marco Caprotti 05/10/2015 | 17:37
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Seduta positiva per le Borse europee. La voglia di riscatto dei listini europei ha portato gli investitori a ignorare l'indebolimento delle attività dei servizi nell'Eurozona permettendo agli indici di allungare il rimbalzo avviato venerdì dalla prospettiva di tassi Usa ancora ai minimi storici per qualche mese. Sull'esempio fornito dalle piazze asiatiche i mercati azionari continentali hanno vissuto una giornata molto vivace grazie agli acquisti sui minerari, trascinati da Glencore e dalle smentite sui rumor di operazioni straordinarie in arrivo. Bene anche energia e costruzioni.

Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +2,75%, è stata guidata dalle speculazioni sul riassetto imminente di Saipem e dagli acquisti su Yoox Net a Porter nel primo giorno di quotazione del nuovo gruppo nato dalla fusione tra le due aziende di e-commerce. Acquisti sull’oil e sui bancari. Giù Terna nella prospettiva che gli incentivi riconosciuti per gli investimenti per lo sviluppo della rete elettrica vengano ridotti. Seduta di corsa per Rcs Mediagroup e Mondadori che nel week end hanno raggiunto l'accordo per la cessione della Rcs Libri al gruppo di Segrate.

New York positiva
Wall Street, viaggia in rialzo. L’indice S&P 500 è in aumento per la quinta seduta di fila. Digerito il deludente rapporto sull'occupazione americana, diffuso venerdì scorso, gli investitori cercano ora di capire se si sia trattato di un dato anomalo o se l'economia americana vada verso un rallentamento. Capire questo sarà determinante nelle scelte della Federal Reserve, che si riunisce a fine mese per decidere sul costo del denaro. Una mano potrebbero darla le ultime indicazioni congiunturali. Dal fronte macro è arrivata la notizia che l'indice Pmi servizi (misurato da Markit) è calato a settembre a 55,1 punti dai 56,1 della rilevazione precedente. Sempre il mese scorso, l'indice Ism servizi (non manifatturiero) è calato a quota 56,9 da 59 di agosto. Il dato è leggermente inferiore alle attese degli esperti, che parlavano di 57,7 punti.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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