Il lavoro Usa delude le Borse

Wall Street si innervosisce per i dati sull’occupazione inferiori alle attese. L’Europa sbanda ma chiude con il segno più. Gli acquisti premiano energy e materie prime. A Milano (+1,19%) salgono le banche. Deboli lusso e Telecom. 

Marco Caprotti 02/10/2015 | 17:40
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Seduta altalenante per le Borse europee che, condizionate dagli umori di Wall Street prima in ribasso e ora in recupero, hanno chiuso in territorio positivo. Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +1,19%, è stata penalizzata soprattutto dalle vendite sul lusso e su Telecom Italia. Bene le banche dopo le ipotesi di stampa su una fusione fra i maggiori istituti. In generale, nel Vecchio continente, si sono registrati acquisti su energia, materie prime e utility.

C'è delusione tra gli investitori sulle due sponde dell’Atlantico per il rapporto sull'occupazione americana a settembre: nel mese sono stati creati 142mila posti di lavoro contro attese per 200mila. Il dato di agosto, inoltre, è stato rivisto a 136mila da 173mila posti creati e quello di luglio a 223mila da 245mila.

Il futuro dei tassi Usa
Per molti analisti, il dato di oggi rappresenta un ostacolo al rialzo dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. La crescita dei posti di lavoro, dicono, è stata debole e non c’è stato aumento dei salari. Un rapporto deludente in passato avrebbe fatto scattare un rally dell'azionario, alimentando le attese per una Fed accomodante. Questa volta la differenza è dovuta alle preoccupazioni per l'andamento dell'economia globale. Il timore è che anche gli Usa possano rallentare. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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