La ripresa convince le Borse

Europa con il segno più, dopo le indicazioni della Fed che mostrano la corsa dell’economia mondiale. A Milano (+3,68%) sale l’auto nonostante i nuovi problemi di Volkswagen. Bene anche le banche e il lusso. A New York piacciono i dati macro.  

Marco Caprotti 25/09/2015 | 17:51
Facebook Twitter LinkedIn

Seduta positiva per le Borse europee. Gli investitori hanno reagito con entusiasmo alle parole di ieri di Janet Yellen. Il governatore della Federal Reserve ha lasciato la porta aperta a un rialzo dei tassi entro fine anno, cosa che viene interpretata come la dimostrazione del fatto che l'economia globale potrebbe non essere fonte di preoccupazione come si credeva.

Continuano, intanto, i guai per Volkswagen, al centro di uno scandalo per un software che avrebbe falsato i controlli sulle emissioni. Il titolo della casa automobilistica è stato nuovamente bersagliato dalle vendite dopo che il ministro tedesco dei Trasporti, Alexander Dobrindt, ha dato le dimensioni dello scandalo dei motori truccati in Germania. Nella Repubblica Federale - stando alle stime del dicastero - circolerebbero circa 2,8 milioni di veicoli prodotti dal gruppo equipaggiati con il software incriminato. Volkswagen nei giorni scorsi ha calcolato in 11 milioni nel mondo i veicoli dotati di questo sistema.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato xx%, il settore delle quattroruote ha recuperato dopo che Auto Bild ha spiegato di non avere alcuna prova che anche Bwm abbia manipolato i test sulle emissioni. Nel settore bancario  Mps ha dato un’altra buona prova dopo l'annuncio della fine del contenzioso con Nomura per il derivato Alexandria. Bene anche il resto del comparto. In rally i titoli del lusso.

New York positiva
Wall Street corre dopo tre sedute in calo. Gli operatori si sentono rassicurati dalle indicazioni della Fed e ragionano sui dati macro. Nel secondo trimestre (e in terza lettura), il Pil Usa è cresciuto su base annuale del 3,9% contro stime per un dato invariato a un +3,7%. L'indice sulla fiducia dei consumatori calcolato dall'Università del Michigan è salito a 87,2 punti nella rilevazione di fine settembre dagli 85,7 di metà mese. Il dato è migliore delle attese degli analisti, che stimavano un incremento limitato a quota 86,2 punti. A fine agosto l'indice si è attestato a quota 91,9 punti.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures