Cina chiusa, le Borse ripartono

I listini del paese del Dragone riapriranno lunedì, dopo le festività locali, e gli operatori tornano a concentrarsi sul valore dei titoli. Tokyo chiude a +0,48%. Partenza in rialzo anche per Eurolandia. In avvio Piazza Affari segna +1,07%.

Francesco Lavecchia 03/09/2015 | 09:46
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Le Borse cinesi vanno in vacanza e i mercati asiatici tornano a sorridere. I listini di Shanghai, Hong Kong e Shenzhen sono rimasti chiusi oggi (e lo saranno anche domani in occasione dei festeggiamenti per la commemorazione della vittoria nella seconda guerra mondiale) e questo ha permesso agli operatori di concentrarsi sulle valutazioni delle stock senza essere distratti dai continui deflussi di capitali dai mercati dell’ex celeste impero.

Tokyo chiude a +0,48%
A sostenere le contrattazioni sono stati anche i guadagni realizzati da Wall Street, sull'onda dei positivi dati macro (il settore privato ha assorbito nel mese di agosto 200 mila posti di lavoro, gli ordinativi di beni durevoli sono cresciuti a luglio del 2%, rispetto allo stesso periodo dello scorso, e la produttività dei lavoratori statunitensi è salita del 3,3% nel secondo trimestre).

Tokyo ha terminato a +0,48% grazie al rialzo dei titoli maggiormente orientati all'export e di quelli del comparto dei servizi, che hanno beneficiato del dato relativo alla crescita dell’attività nel settore.

Milano segna +1,07% 
Partenza in rialzo per i listini di Eurolandia, in attesa dei dati macro della giornata e, soprattutto, delle decisioni della Bce. Milano segna …  In rialzo Campari, sulla scia dell’aumento dei consumi di liquori negli Usa. Bene anche Telecom Italia e Autogrill. Gli operatori aspettano oggi gli aggiornamenti sull’andamento delle vendita al dettaglio nel mese di luglio e sull’indice Pmi del settore servizi (che fornisce un quadro dello stato di salute del comparto) nella zona euro.

L’attenzione, però, è soprattutto rivolta alla riunione dell’Eurotower, dalla quale dovrebbero emergere maggiori indicazioni circa la possibilità di nuovi tagli dei tassi di interesse o di un’iniezione di liquidità nel sistema finanziario. Nel pomeriggio, invece, sarà la volta dei dati americani relativi alle nuove richieste per i sussidi di disoccupazione, al saldo della bilancia commerciale e all’indice ISM dell’attività non manifatturiera.

 

 

 

 

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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