Borse frenate dall’incertezza

Eurolandia ha chiuso in ribasso. Sui listini tengono banco i timori legati al rallentamento dell’economia cinese e alle prossime mosse da parte delle Banche centrali. Milano termina a -0,24%. In rialzo Eni e Saipem. Male i bancari.

Francesco Lavecchia 31/08/2015 | 17:44
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Le Borse europee hanno terminato la seduta in rosso (Londra è rimasta chiusa per festività). La giornata non è stata caratterizzata da dati macro o trimestrali importanti, così gli operatori hanno preferito concentrarsi sugli scenari futuri. Domani sarà pubblicato l’ultimo aggiornamento sull’indice Pmi manifatturiero in Cina, che contribuirà a chiarire il quadro sullo stato di salute dell’economia del Dragone. Giovedì, invece, si riunirà il board della Bce e ci sono analisti che indicano la possibilità che l’Eurotower possa addirittura aumentare la portata delle propria manovra espansiva a causa della debole crescita dell’inflazione in Europa (è di oggi il dato di Eurostat che indica un aumento dello 0,2% nel mese di agosto) e della timida ripresa economica di Spagna, Italia e Portogallo.

Milano chiude a -0,24% 
Il 17 settembre, poi, sarà la volta della Fed, ancora alle prese con la decisione riguardante le tempistiche relative al prossimo innalzamento dei tassi di interesse. A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso a -0,24%. Eni ha beneficiato della notizia relativa alla scoperta di un maxi giacimento di gas al largo della costa egiziana. Il titolo del gruppo energetico ha terminato a +1,1%, riducendo però i guadagni iniziali (oltre il 3%). In rialzo anche la controllata Saipem e Yoox. Nel comparto dei beni di lusso non si ferma l’emorragia di vendite su Ferragamo, che oggi ha ceduto oltre il 2%. Male anche i bancari, Telecom Italia e Fca.

New York negativa 
Avvio in ribasso per i listini di Wall Street. In uno scenario di difficile interpretazione come l’attuale, prevale la prudenza anche dall’altra parte dell’Oceano. Alle contrattazioni, inoltre, manca la spinta dei dati macro. L’indice dei direttori degli acquisti di Chicago (dato sensibile per gli analisti nella valutazione dello stato di salute del settore manifatturiero all’interno della regione del nord-est) è sceso leggermente ad agosto rispetto al mese precedente.  

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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