I corporate bond che fanno gola al portafoglio

Titoli investment grade con il miglior rapporto rischio-rendimento e high yield che battono il mercato: questi i parametri utilizzati dagli analisti di Morningstar per selezionare le migliori opportunità tra le emissioni societarie.

Francesco Lavecchia 21/07/2015 | 09:22
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La crisi greca crea nuove opportunità per gli investitori anche sul mercato dei corporate bond. “La situazione di Atene resta ancora complessa, anche se meno preoccupante rispetto ai tempi dell’esplosione della crisi del debito in Europa”, dice Dave Sekera direttore della ricerca sul credito di Morningstar. “Nonostante l’impatto sugli spread sia destinato a essere molto più limitato, ci aspettiamo degli effetti di breve periodo”.

Le migliori idee di investimento sul mercato delle emissioni societarie comprendono i titoli investment grade e quelli high yield. Nel primo caso gli analisti selezionano i bond in base al rapporto rischio-rendimento, scegliendo quelli che a parità di rating sono giudicati dal mercato più rischiosi e quindi presentano uno spread più elevato. Nel secondo caso, invece, la preferenza ricade su quelli che a nostro avviso possono sovraperformare il paniere di titoli high yield rappresentato dall’indice Merrill Lynch High Yield II Index.

Tra i titoli investment grade, gli analisti hanno scelto le obbligazioni Amgen e Citigroup, entrambe con maturity nel 2025, e quelle SABMiller con scadenza a gennaio 2022.

Spread in discesa per Amgen
Amgen (rating A) è una delle aziende più rilevanti all’interno del settore delle biotecnologie. Essa detiene un portafoglio marchi di altissimo valore che comprende alcuni tra i farmaci più usati nel campo dell’oncologia e dell’immunologia. E questo, secondo gli analisti di Morningstar, le garantisce un livello di profittabilità superiore rispetto a quella dei competitor (Economic moat). “L’emissione della società con scadenza nel maggio 2025 (Isin US031162BY57) viene valutata dal mercato con uno spread  di 153 punti base rispetto ai Treasury bond a dieci anni e 40 pb in più rispetto al differenziale da noi stimato”, dice Julie Stralow credit analyst di Morningstar. “Il gruppo americano è vicino all’approvazione di un nuovo farmaco per il trattamento del colesterolo alto. Il via libera sarebbe un’ottima notizia per Amgen, poiché spingerebbe la crescita degli utili e di conseguenza restringerebbe ulteriormente lo spread”.

SABMiller abbassa la leva finanziaria
Grazie a un volume di produzione di oltre 300 milioni di ettolitri di birra, SABMiller (SAB) è il secondo player del settore a livello mondiale (alle spalle di Anheuser-Busch InBev). Il gruppo britannico ha recentemente finanziato la sua espansione (con l’acquisizione di Foster nel 2012) attraverso l’emissione di nuovo debito e questo ha fatto salire il grado di leva finanziaria (Totale Attivo/ Patrimonio netto) da 1,6 a 2,7. Gli elevati flussi di cassa prodotti dall’attività operativa gli hanno permesso di ridurre rapidamente il peso del debito che, in base alle stime degli analisti, dovrebbe tornare nel 2017sotto la soglia di 1,6. La nostra preferenza cade sul bond SABMiller (maturity nel 2022, Isin USU7787RAA96) poiché a parità di rating A è scambiato a prezzi più convenienti rispetto alle emissioni dei suoi competitor. Esso, infatti, ha uno spread (rispetto ai Treasury di pariscadenza) di 128 punti base, mentre il differenziale delle obbligazioni con scadenza nel 2022 di Anheuser-Busch InBev è pari a 106 pb.

Il bond Eaton Vance batte la concorrenza
“Il bond Eaton Vance (con scadenza 2023, Isin US278265AD56) è scambiato a prezzi più convenienti rispetto al nostro fair value. Il mercato riconosce al titolo uno spread pari a 142 punti base, che è 30 pb in più rispetto alla nostra stima che è pari a 115 pb”, dice Manish Patel credit analyst di Morningstar. Questo rende l’emissione della società di asset management statunitense più conveniente rispetto a quelli di altre big del comparto finanziario come Bank of New York Mellon e Invesco, che risultano essere scambiate con differenziali più alti e che, in base alle stime degli analisti, sono equamente valutate dal mercato. A discapito della forte esposizione al ciclo economico, Eaton Vance  riesce a contenere la volatilità delle sue entrate grazie ad un portafoglio diversificato di prodotti e servizi e, inoltre, vanta una forte stabilità dell’attivo gestito. Queste condizioni le garantiscono una posizione di vantaggio rispetto ai competitor (Economic Moat) e le valgono un rating Morningstar di A.

Tra gli high yield bond gli analisti di Morningstar hanno scelto le emissioni di Endo, Toll Brothers e CenturyLink.

Endo guida i bond dell’health care
Endo resta una delle migliori soluzioni per chi vuole cercare esposizione sul settore salute. Il titolo con scadenza nel 2025 e cedola al 6% (Isin USG3040EAA67 ) è infatti scambiato su prezzi inferiori rispetto al fair value stimato dagli analisti. L’azienda farmaceutica americana sta cercando di allargare la sua presenza sul mercato globale anche grazie a nuove acquisizioni (ultima in ordine di tempo quella di Par Pharmaceutical), ma questo sta pesando sul rapporto debito/Ebitda, che quest’anno dovrebbe raggiungere quota cinque. “Ci aspettano che nel lungo periodo tale rapporto si mantenga attorno a quota tre e valutiamo l’emissione della società con un rating pari a BB”, dice Julie Stralow credit analyst di Morningstar . “Endo ha un portafoglio ben diversificato di prodotti coperti da brevetto che le permette di realizzare elevati margini di profitto, ma la scarsa esposizione ai mercati emergenti limita le sue potenzialità di crescita”.

Il mercato sconta Toll Brothers
All’interno del settore real estate, il bond Toll Brothers (Isin US88947EAQ35) con scadenza a gennaio 2024 è tra quelli che garantiscono uno yield elevato e una valutazione di circa 25 punti base inferiore al nostro fair value. “L’azienda è attiva in un comparto caratterizzato da una forte sensibilità al ciclo economico e da basse barriere all’ingresso di nuovi competitor”, dice Rick Tauber credit analyst di Morningstar. “Dopo l’ultima acquisizione, che ha comportato un esborso di circa 1,4 miliardi di dollari, il rapporto tra debito netto e totale attivo è salito al 47% e questo ha finito per pesare sul merito creditizio dell’azienda che ora è valutato con un rating di BBB-“.

CenturyLink, spread ingiustificato
CenturyLink ha una maggiore stabilità finanziaria rispetto ai competitor e migliori prospettive di crescita. Anche in virtù di un portafoglio servizi assai diversificato. Grazie anche alle ultime acquisizioni, il gruppo americano è ora attivo nei business dei Big data (gestione e utilizzo di grandi dataset), dell’Information technology e dei servizi alla comunicazione. “L’emissione con scadenza nel 2025 e cedola al 5,625% (Isin USU1566PAA31) ha visto salire lo spread di 145 punti base in seguito al taglio delle previsioni per l’esercizio in corso da parte del management”, dice Michael Dimler credit analyst di Morningstar. “Ma l’obbligazione di CenturyLink resta tra le migliori idee di investimento nel segmento high yield”. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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