Morningstar, le azioni più seguite ad aprile

Nel mese delle trimestrali i lettori si sono concentrati sui nomi più famosi dei listini. 

Marco Caprotti 05/05/2015 | 15:14
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I dividendi e, più in generale, le comunicazioni societarie arrivate con le trimestrali hanno spinto i lettori di Morningstar.it a concentrarsi sui grandi nomi del listino, sia quello italiano che quello Usa.

Energy e industrial
La scheda più consultata a livello equity ad aprile è stata quella di Eni. Il calo del prezzo sul petrolio ha condizionato i conti del Cane a sei zampe, che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto sceso del 46% rispetto allo stesso periodo di un anno fa a 700 milioni di euro e con un risultato adjusted di 650 milioni. Il cash flow operativo (la ricostruzione dei flussi monetari) si è attestato a 2,3 miliardi. La produzione è aumentata del 7,2% a 1,697 milioni di barili al giorno.

In seconda posizione si è piazzata Fca che, nel primo trimestre, ha avuto un utile netto salito a 92 milioni di euro, ma le vendite globali sono scese del 2%. Grazie alla crescita sui mercati di nord America ed Europa (Nafta ed Emea), insomma, il gruppo aiuto è riuscito a recuperare rispetto ai 173 milioni di perdita dello stesso periodo 2014 e a confermare gli obiettivi per l'intero 2015: tra 4,8 e 5 milioni di veicoli Fiat Chrysler Automobiles venduti globalmente, ricavi di quasi 108 miliardi di euro e un utile netto di 1/1,2 miliardi di euro.

Su Tenaris l’elemento ritenuto più rilevante dagli operatori è stato quello sull'utile netto che, tra gennaio e marzo, è cresciuto del 26,2% a 77 milioni.

Non sono mancati i clic su Enel, soprattutto dopo che la società ha presentato il piano industriale. A colpire il mercato è stato l’impegno della società a pagare un dividendo di 0,16 euro per azione nel 2015 e di 0,18 euro nel 2016.

Hi-tech e lusso
A colpire il mercato sono stati anche i numeri di Apple. Da gennaio a marzo il gruppo di Cupertino è riuscito a vendere 61 milioni dei suoi smartphone realizzando vendite record nei mercati emergenti.  I numeri hanno superato le stime degli analisti di Morningstar che potrebbero alzare il fair value (che al momento è pari a 120 dollari) se la società dovesse battere le previsioni anche nei prossimi trimestri. Alle attuali quotazioni di mercato il titolo è scambiato a prezzi leggermente superiori alle valutazioni di Morningstar e il suggerimento degli analisti è quello di mantenere un atteggiamento prudente.

Nel segmento del lusso resta forte l’attenzione per Yoox. L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio dell’esercizio 2014, chiuso con un utile netto di 11,5 milioni di euro e ha deliberato di non distribuire alcun dividendo.

Finanziari
Nel segmento dei finanziari il titolo di riferimento per gli investitori continua a essere Unicredit. Nelle settimane scorse la banca ha siglato l'accordo con Santander e società affiliate di Warburg Pincus e General Atlantic per integrare Pioneer Investments e Santander Asset Management andando a creare un polo dell'asset management con circa 400 miliardi di euro di masse gestite. 
Secondo diversi analisti l'accordo porterà successivamente alla quotazione della nuova entità Pioneer Investments e nel futuro ci potrebbero anche essere delle M&A da parte della nuova società per allargare l’offerta di prodotti. 

Resta sempre fra i preferiti degli investitori Generali. L’assemblea dei soci del Leone ha approvato il bilancio dell’esercizio 2014, chiuso con un utile netto consolidato di 1,67 miliardi di euro e ha deliberato di assegnare un dividendo di 0,6 euro per azione. La cedola sarà staccata il 18 maggio. Inoltre, l’assemblea ha approvato un nuovo piano di acquisto di azioni proprie.

Il dividendo ha tenuto i fari accesi anche su Intesa. Il gruppo bancario ha approvato la prima maxi cedola da 1,2 miliardi a valere sul 2014.

Chiude la classifica dei titoli più cliccati il Monte dei paschi di Siena. L’assemblea dei soci ha approvato il bilancio dell’esercizio 2014, chiuso con una perdita netta civilistica di 5,44 miliardi di euro. L’assemblea ha anche dato il via all’aumento di capitale per massimi 3 miliardi di euro e il raggruppamento delle azioni ordinarie nel rapporto di una nuova azione ogni 20 esistenti.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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