Chiusura in rialzo per le Borse di Eurolandia che beneficiano sul finale del positivo dato delle richieste dei sussidi di disoccupazione negli Usa. La concomitanza delle voci circa la possibilità che la Federal Reserve aumenti i tassi di interesse nonostante la debole crescita dell’economia americana, delle incertezze circa il piano di salvataggio della Grecia e di alcune trimestrali negative hanno però costretto i listini europei a chiudere in perdita per il primo mese da inizio anno.
A Milano brillano i bancari
A Piazza Affari, il Ftse Mib ha chiuso a +0,22%. A trainare le Blue chip è stato il comparto finanziario, in particolare i titoli delle banche popolari. Anche Generali è salita, spinta dalle prospettive di una migliore remunerazione degli azionisti. Crollano le azioni di Stm, affossate dai negativi dati del primo trimestre. Tenaris paga i deludenti risultati di Vallourec. Ancora forti prese di beneficio su Fiat Chrysler ai minimi di fine febbraio.
Wall Street negativa
Avvio in ribasso per Wall Street. I dati macro previsti in calendario per la giornata hanno mostrato un nuovo calo delle richieste di disoccupazione, che nell’ultima settimana sono scese al livello più basso dall’aprile del 2000. E anche sul fronte delle trimestrali societarie sono state molte le delusioni. Exxon continua a soffrire i bassi livelli del prezzo del greggio e ha riportato nei primi tre mesi dell’esercizio un calo degli utili del 46% (rispetto allo scorso anno). Celgene, invece, ha mancato le stime degli analisti sulla crescita del fatturato e dei profitti. Gli operatori temono che a breve la Fed possa alzare i tassi di interesse e questo amplifica la reazione del mercato alle cattive notizie.
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