Apple, secondo trimestre da record

Il gruppo di Cupertino batte le stime degli analisti grazie alle vendite di iPhone. Sale anche il fatturato prodotto sui mercati emergenti, ma l’iWatch comprime i margini di profitto. Il titolo è scambiato a prezzi superiori al nostro fair value. 

Francesco Lavecchia 28/04/2015 | 17:16
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iPhone regala ad Apple una trimestrale coi fiocchi. Da gennaio a marzo il gruppo di Cupertino è riuscito a vendere 61 milioni dei suoi smartphone realizzando vendite record nei mercati emergenti.  I numeri hanno superato le nostre stime e pensiamo di poter alzare il fair value (che al momento è pari a 120 dollari) nel caso in cui Apple batta le previsioni anche nei prossimi trimestri. Alle attuali quotazioni di mercato il titolo è scambiato a prezzi leggermente superiori alle valutazioni di Morningstar e il suggerimento degli analisti è quello di mantenere un atteggiamento prudente.

Vendite alle stelle in Cina
La Cina, dove la crescita delle vendite è stata del 70%, è diventato il primo mercato al di fuori dei confini Usa, ma in diversi altri paesi emergenti il progresso rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è stato addirittura superiore all’80%. Insieme al fatturato (+19%) è salito anche il gross margin (+90 punti base a quota 40,8%) grazie a un aumento dell’11% del prezzo medio dell’iPhone che ora ha raggiunto i 659 dollari.

L’azienda si aspetta che nel terzo trimestre i ricavi possano registrare un tasso di crescita tra il 23% e il 28%. Apple Watch sarà probabilmente il prodotto che darà il maggior contributo a questo progresso con vendite superiori ai quattro miliardi di dollari, ma anche quelle degli iPhone continueranno a salire ad un ritmo del 10%.

iWatch pesa sui margini
“L’unica nota stonata della trimestrale sono le guidance di fine esercizio relative al gross margin, compreso nel range tra il 38,5% e il 39,5%”, dice Brian Colello analista azionario di Morningstar. “La contrazione della profittabilità è da imputare alla produzione dell’iWatch, che ha margini di profitto inferiori rispetto alla media degli altri prodotti Apple. Tuttavia ci aspettiamo che, come successo per le altre creature della casa di Cupertino, i margini salgano con il tempo per effetto della maggior scala di produzione e delle economie di apprendimento”.

Il management dice di vedere un numero sempre maggiore di utenti che migra dal sistema Android a iOS e, relativamente al mercato cinese, crede di poter attirare una quota crescente della classe media. Queste indicazioni positive promettono bene in ottica di lungo periodo e i nostri analisti stimano per i prossimi cinque anni un progresso medio del fatturato superiore all’8%.

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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