La Borsa preferisce gli ottimisti

Europa con il segno più grazie ai dati macro della regione. Pesano, però, i nuovi timori sul debito della Grecia. Milano segna +0,87%. Bene Yoox. Giù Enel Green Power. Tiene Pirelli. Il mercato del lavoro preoccupa Wall Street. 

Marco Caprotti 01/04/2015 | 17:43
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Borse europee in rialzo. Gli investitori sono stati confortati dall'indice Pmi manifatturiero che nel Vecchio continente, salendo a 52,2 punti, si è portato ai massimi da dieci mesi rimanendo in territorio di espansione dal luglio 2013. Gli elementi di preoccupazione, tuttavia, non sono mancati. Un membro del governo greco, guidato da Alexis Tsipras, ha dichiarato al giornale tedesco Der Spiegel che se Atene non riceverà finanziamenti internazionali già nei prossimi giorni, il paese non riuscirà a pagare al Fondo monetario internazionale la tranche da 450 milioni di euro, in scadenza il 9 aprile. In pratica sarebbe l'inizio di un possibile default.  

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato +0,87%, è continuata la marcia al rialzo di Yoox all'indomani dell'annuncio dell'accordo con la svizzera Richemont per la fusione con Net a Porter. Operazione che farà nascere un'azienda da 1,3 miliardi di fatturato. Gettonate anche le Enel. Pirelli continua ad attestarsi al di sopra del prezzo dell’Opa di ChemChina di 15 euro. Enel Green Power ha perso l'1% dopo l'annuncio della cessione del 49% di una newco negli Stati Uniti per 440 milioni di dollari. 

Fuori dal paniere principale, bene le Pininfarina mentre il mercato si interroga sulla controfferta del fondo di investimento Cheyne, in lista insieme agli indiani di Mahindra per rilevare la società.

New York negativa
Wall Street ha aperto il nuovo trimestre all'insegna delle vendite. Gli investitori sono preoccupati per l’andamento del mercato del lavoro americano. Il rapporto Adp di oggi non rappresenta una buona premessa per quello che il governo diffonderà venerdì. Secondo l'agenzia che si occupa di preparare le buste paga, Automatic Data Processing, in marzo sono stati creati 189.000 posti di lavoro, meno dei 225.000 attesi dagli analisti. A ciò si aggiunge che l'Ism manifatturiero, il mese scorso, è sceso ai minimi del 2013. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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