Borse, la paura viene dal Medio oriente

Europa con il segno meno. Pesano le preoccupazioni per gli scontri fra Arabia e Yemen e l’attesa per i negoziati con la Grecia per la questione del debito. Milano segna –1,06%. Si salva l’oil. In calo Pininfarina. New York continua a temere il rialzo dei tassi.

Marco Caprotti 26/03/2015 | 17:40
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Brusco stop per le Borse europee. L'intervento militare dell'Arabia Saudita in Yemen contro i ribelli sciiti ha fatto scattare le vendite sui listini continentali già orientati ai realizzi a causa della negativa chiusura di Wall Street (-1,6% Dow Jones ieri) e dei timori sui negoziati tra Atene e Bruxelles sul debito greco.

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,06%, tra le blue chip ha tenuto il settore oil, grazie alla ripresa del prezzo del barile tornato sopra quota 51 dollari. I realizzi hanno colpito soprattutto Mediaset, St e Ferragamo. Si è sgonfiata Pininfarina dopo l'exploit di ieri dovuto alle indiscrezioni sull'interesse di Mahindra per la società. Il gruppo torinese ha confermato i rumor pur precisando che nessun accordo è stato raggiunto.

New York negativa
Wall Street viaggia con il segno meno. Colpa, soprattutto, dei titoli del settore biotech e tecnologico, per i quali si teme una bolla speculativa. Pesano inoltre le tensioni in Medio oriente. Non aiuta il dato migliore delle stime sulle richieste iniziali di sussidi di disoccupazione in America, calate più delle previsioni. Un elemento, questo, che potrebbe accelerare i tempi di un rialzo dei tassi di interesse.

 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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