I candidati europei al gestore dell’anno 2015

I premi saranno assegnati il 19 marzo ad Amsterdam ai migliori fund manager sull’Azionario Europa, internazionale e il reddito fisso.

Christopher J. Traulsen, CFA 24/02/2015 | 10:07
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Presentiamo i candidati al Morningstar Europe Fund Manager of the Year Awards. I vincitori saranno proclamati il prossimo 19 marzo nel giorno di apertura della Morningstar Institutional Conference di Amsterdam.

Ogni anni vengono attribuiti tre premi: Azionari Europa, Azionario internazionale e Reddito fisso europeo. I vincitori sono selezionati dal team di analisti qualitativi di Morningstar presenti nel Vecchio continente. Per entrare nel medagliere di Morningstar, i fondi sono valutati con un metodo rigoroso basato su cinque pilastri. In particolare, sono considerate le competenze del gestore, la sostenibilità del processo di investimento, la qualità della struttura organizzativa aziendale, comprese le possibili minacce per gli investitori, le performance e i costi.

Nonostante i candidati debbano aver registrato un ottimo rendimento nel 2014, questo non è sufficiente per essere selezionati. Devono aver avuto performance consistenti nel lungo periodo e avere un rating pari a Gold, Silver o Bronze.

Manager dell’anno nell’Azionario Europa

Gestori: Michael Fraikin, Thorsten Paarmann e l’Invesco Quantitative Strategies Team
Fondo: Invesco Pan European Structured Equity

Il team di gestione è straordinariamente solido. I gestori Michael Fraikin e Thorsten Paarmann sono parte del team Invesco Quantitative Strategies, che comprende oltre 40 professionisti esperti, i quali sviluppano e raffinano le metodologie quantitative che sono il cuore del processo di selezione azionaria. L’ampiezza e l’esperienza del team sono un fattore chiave del nostro giudizio positivo. La strategia non è low volatility, ma ha l’obiettivo di ricercare le più attraenti azioni a bassa volatilità, attraverso un approccio quantitativo, basato su fattori fondamentali e comportamentali. Le stime sui rendimenti prendono in considerazione elementi quali l’earning momentum, il trend dei prezzi, le azioni dei vertici aziendali e le valutazioni relative. Il portafoglio, dunque, comprende sia titoli poco volatili e attraenti in termini di prezzi sia titoli più volatili ma molto interessanti. Il risultato è una gestione realmente attiva.

Il processo di investimento, in essere dal 2006, ha permesso di realizzare sovra-performance nel tempo e il fondo è tra i migliori della categoria Morningstar Azionari Europa large cap blend, con una volatilità più bassa dei concorrenti e una buona capacità di resistere nelle fasi negative del mercato, compresi il 2008 e il 2011.

Il successo del fondo non è limitato ai periodi di ribasso delle Borse, come mostra l’andamento nel 2014, quando il comparto si è collocato nel primo decile, grazie alla buona selezione azionaria. Le strategie quantitative possono essere soggette a forti inversioni di trend come nel 2009, ma la consistenza dei risultati in differenti cicli di mercato è la prova della qualità della gestione di questo fondo.

Gestore: John Bennett
Fondi: Henderson European Selected Opportunities, Henderson Gartmore Continental European
, Henderson European Focus e Henderson European Focus Trust Ord. 

Il gestore, John Bennett, ha usato le sue profonde conoscenze del mercato azionario europeo in modo eccellente, coniugando una solida filosofia di investimento a un approccio pragmatico, eseguito con costanza nel tempo. Bennett è stato per 17 anni in GAM, con focus sul mercato europeo, ottenendo eccellenti risultati in differenti cicli, prima di entrare in Gartmore (ora Henderson) nel 2010. In quell’anno ha assunto la gestione del fondo Henderson European Selected Opportunities. Negli ultimi cinque anni (al 31 dicembre 2014), il comparto è stato nel primo quartile della categoria Azionari Europa ex-UK.

Il processo di investimento è disciplinato e solido. Il gestore presta attenzione al quadro macroeconomico e ai trend di settore, dal momento che è convinto di trovare indicazioni utili per la selezione dei titoli. E’ anche consapevole dei rapidi cambiamenti del mercato e cerca di beneficiarne con strategie contrarian. Bennett esprime scelte forti che possono deviare anche sensibilmente dal benchmark sia in termini di settori sia di paesi. Nonostante questa strategia possa aumentare il rischio, egli ha mostrato di saperlo gestire con abilità nel tempo.

Il manager ha sovraperformato la categoria anche nel 2014, anno di turbolenze. Il duraturo sovrappeso del settore farmaceutico ha aggiunto valore nel tempo. Esso dura dal 2010, perché il gestore è convinto che il taglio dei costi e l’aumento dell’approvazione dei brevetti accresca il free cash flow delle aziende. Altre posizioni che hanno avvantaggiato il fondo sono il sottopeso dei materiali di base e l’attento stock picking nel comparto dei consumi discrezionali.

Gestore: Alexei Jourovski e il suo team
Fondo: Uni-Global - Equities Europe

Alexei Jourovski è un esperto gestore che lavora in Unigestion dal 2001. Nel 2010 è diventato capo del team azionario. Questa stabilità è tipica della cultura della società. Con il suo team è responsabile di implementare un rigoroso processo basato su tecniche di ottimizzazione quantitativa volte a costruire un portafoglio diversificato, mantenendo bassa la volatilità. Gli input qualitativi sono fondamentali per il successo e per controllare la volatilità.

Il team è composto da sette manager e cinque analisti sotto la supervisione di Jourovski. Apprezziamo il progressivo rafforzamento della squadra in seguito alla crescita del patrimonio. A nostro avviso, è un esempio della forte stewardship della società. Nella sua posizione di leadership, il gestore diffonde i valori aziendali. Tra questi figurano politiche come l’investimento di una parte dei bonus dei manager in quote del fondo che maturano nel tempo. In questo, Unigestion è stata all’avanguardia.

La combinazione di una politica di investimento solida e disciplinata e di una orientata all’interesse degli investitori ha portato a buone performance di lungo periodo e alla capacità di resistere alle turbolenze del mercato. Nel 2011, ad esempio, il comparto ha guadagnato il 2,88% contro una perdita media dell’11% della categoria Azionari Europa large cap blend. Data l’attenzione al controllo del rischio, non sempre sovraperforma in tutte le situazioni di mercato; al contrario può rimanere indietro nelle fasi di forte rialzo. Nel 2014, tuttavia, con l’aumento dell’avversione al rischio e una maggior dispersione delle quotazioni, ha fatto meglio della media, catturando solo il 60,5% del ribasso della categoria e il 105% del rialzo. Anche nel lungo periodo, le performance sono positive: ha catturato il 58% dei declini medi degli ultimi dieci anni e l’81% delle salite.

Manager dell’anno nell’Azionario internazionale

Gestori: Vincent Strauss e Wojciech Stanislawski
Fondo: Comgest Growth Emerging Markets, Magellan

Vincent Strauss e Wojciech Stanislawski sono investitori di lunga data sui mercati emergenti, dal momento che hanno gestito il portafoglio di Comgest su queste aree rispettivamente per 20 e 15 anni. Questa stabilità è un punto forte della società di gestione, che è caratterizzata da una grande coerenza dell’approccio di investimento, basata sulla combinazione di “qualità” e “crescita” per navigare nelle acque turbolente degli emerging market. Strauss e Stanislawski sono sempre rimasti fedeli ai loro rigorosi criteri di investimento. Questo approccio è stato sfidante in particolari casi, come quelli di mercati guidati dal momentum, in cui il fondo può fare peggio della categoria. Nel complesso, però, i risultati sono stati tra i migliori, in termini di rischio/rendimento, nella categoria Azionari mercati emergenti. Il 2014 non ha fatto eccezione e il fondo ha terminato nel primo quartile, dal momento che ha remunerato bene gli investitori nella seconda parte dell’anno, quando è aumentata la volatilità. Oltre ad essere grandi gestori, i due manager hanno sempre dimostrato attenzione nei confronti dei risparmiatori, scoraggiando l’ingresso nel fondo in tempi avversi.

Gestore: Jeremy Podger
Fondo: Fidelity Global Special Situations

Jeremy Podger è diventato gestore di questo fondo nel 2012, dopo la partenza di Jorma Korhonen e la gestione ad interim di Sudipto Banerji. Tuttavia è arrivato a Fidelity con una solida reputazione come gestore globale. Sotto la sua guida sia il Threadneedle Global Select che l’Investec Global Free Enterprise hanno fatto meglio dei concorrenti. Quando è arrivato, Podger ha cambiato l’approccio applicandolo con costanza Il suo obiettivo è quello di identificare le società che possano ricadere almeno in una delle definizioni che utilizza per indicare le “special situation”: valore eccezionale, business unico o cambiamento di attività. L’approccio bilanciato gli consente di avere buone performance in diverse condizioni di mercato.

La forte combinazione fra i metodi di Podger e le risorse analitiche di Fidelity fino ad ora ha portato buoni risultati. La sovraperformance da quando è responsabile della gestione è stata guidata dall’allocazione settoriale e dalla selezione dei titoli. Anche le scelte a livello regionale hanno contribuito. La performance è stata buona nel 2014: ha fatto meglio sia degli indici che della categoria Morningstar Global Large Cap Blend Equity grazie a diversi elementi di performance.

Gestore: Charles F. Pohl e il suo team
Fondo: Dodge & Cox Worldwide Global Stock

Questo team è relativamente nuovo per il mercato europeo, ma si tratta di un gruppo di talento che sta utilizzando lo stesso stile di investimento usato con successo negli Stati Uniti per anni. Pohl è nella società dal 1984. Come con gli altri prodotti equity, il team utilizza un approccio basato sulla pazienza, con uno scarso turnover dei titoli e con un orientamento value. Supportato da una rigorosa ricerca fondamentale, il gruppo ha il coraggio di avventurarsi su nomi poco popolari come, ad esempio, i finanziari che hanno pagato di più la crisi (nella versione Usa del fondo lanciata nel 2008) o Samsung fra i tecnologici.

Questo tipo di approccio implica che l’investitore debba essere pronto ad affrontare periodi difficili in attesa che i titoli del portafoglio diano prova del loro valore. Tuttavia, l’esperienza e il processo del team hanno portato buoni risultati più volte. La versione del fondo domiciliata in Europa ha avuto rendimenti collocati nei decili più alti negli ultimi tre e cinque anni. Dodge & Cox generalmente ha costi di sotto la media e questo fondo non fa eccezione.

Manager dell’anno reddito fisso Europa

Gestore: Philippe Igigabel
Fondo: HSBC Gif Euro High Yield Bond 

Il gestore ha una lunga esperienza in questo fondo: ci lavora dal 2000 e lo guida direttamente dal 2003, diventando in questo modo uno dei money manager professionalmente più longevi nel panorama high yield europeo.  Igigabel applica un approccio basato sulle forti convinzioni, come dimostrato dalla scelta di sovrappesare le emissioni subordinate del segmento finanziario fin dal 2009. In quel periodo il gestore era convinto che quelle obbligazioni, nonostante il rating BBB, avessero spread troppo ampi rispetto ai bond considerati risk free che, quindi, avrebbero ridotto il gap. Igigabel è rimasto fedele a questo approccio anche quando nessun altro ci credeva. Una scelta che ha pagato: nel terzo trimestre del 2014, ad esempio, il fondo ha superato del 90% i concorrenti. Il gestore dimostra di credere nelle sue scelte investendo direttamente nel suo fondo, allineando i suoi interessi a quelli degli investitori.

Gestore: Richard Klijnstra e il suo Team
Fondo: Kempen (Lux) Euro Credit

Teniamo in grande considerazione questo team di Kempen alla luce della sua esperienza e della sua capacità di battere i concorrenti e il benchmark. Il responsabile del gruppo, Richard Klijnstra, ha più di 16 anni di esperienza. Altri membri del team hanno lavorato sempre con lui. Un aiuto importante arriva da quattro analisti dedicati. Ogni persona si accolla la responsabilità diretta del fondo. Ci piace anche il fatto che tutte le persone del gruppo investano direttamente nel portafoglio e siano consapevoli dell’importanza di allineare i propri interessi a quelli dei clienti.

Il processo di investimento è abbastanza semplice e solido: i gestori cercano di ottenere sovraperformance con un approccio prudente su pochi nomi e utilizzando un budget limitato. I manager, tuttavia, non hanno paura di utilizzare un approccio contrarian (ad esempio nel 2009 con il debito subordinato dei finanziari).

Da maggio del 2008 il team è stato in grado di dare valore agli investitori superando sia il benchmark che la media di categoria generando alpha in tutte le condizioni di mercato con una selezione di obbligazioni in diversi settori. Il fondo, su un orizzonte temporale di cinque anni, si è posizionato nel primo quintile.

Gestore: Jean-Philippe Munch
Fondo: HSBC Gif Euro Bond 

Munch gestisce diversi fondi obbligazionari euro diversificati per Hsbc cercando di far coesistere e crescere l’esperienza di 23 money manager specializzati in bond governativi, inflation linked e corporate. L’esperienza, la qualità e la stabilità del team sono tratti distintivi. Molti di loro hanno lavorato insieme in HSBC per anni. Ci ha colpito anche la qualità dell’analisi messa a disposizione dei gestori. Munch ha dimostrato la sua capacità di usare in maniera efficace queste risorse producendo regolari sovraperformance nel tempo, anche nei periodi di mercato più difficili. Ha fatto meglio della categoria Morningstar di appartenenza (Obbligazionari diversificati euro) fin da quando guida il fondo (2008) senza prendere rischi eccessivi. Ha battuto anche il benchmark (Barclays Euro Aggregate Bond): un risultato tanto difficile nel segmento degli obbligazionari diversificati euro, da meritare di essere menzionato. Nel 2014 ha battuto i concorrenti grazie al sovrappeso di carta governativa e una selezione di emissioni corporate sia in Spagna che in Italia. Questo successo conferma la capacità di Munch di sfruttare al meglio i diversi punti di forza di HSBC nel segmento del reddito fisso. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Christopher J. Traulsen, CFA  Christopher J. Traulsen, CFA, is a senior analyst with Morningstar.com. He would like to hear from you, but cannot give financial advice.

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