Borse, vince il nervosismo

Europa contrastata. I dati macro della regione non convincono del tutto. Restano le preoccupazioni per le prossime decisioni della Grecia riguardo al debito. A Milano sale Fca. Giù Mps. La moneta unica debole aiuta Ferragamo. New York aspetta gli aggiornamenti macro. 

Marco Caprotti 29/01/2015 | 00:27
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Prosegue in maniera contrastata la seduta delle Borse del Vecchio continente. Dal fronte macro è arrivata la notizia che l'indice europeo che misura la fiducia del business (Bci) è rimasto sostanzialmente stabile a gennaio a quota 0,16 punti. A dicembre era a quota 0,15 punti, a novembre era a 0,23 punti. Le attese di produzione e la valutazione del livello della produzione passata è migliorata mentre la valutazione del portafoglio ordini per l'esportazione, degli stock di prodotti finiti e del livello complessivo degli ordini è leggermente peggiorata. In Germania, intanto, è Il tasso di disoccupazione si attesta al 6,5% a gennaio, in linea con le attese. Il dato mostra un calo rispetto al dato di dicembre che è stato rivisto al rialzo al 6,6% dal 6,5%. Il paese continua ad attestarsi sui più bassi livelli di disoccupazione dalla riunificazione della Germania nel 1990. Non si placano, intanto le preoccupazioni sulle prssime decisioni riguardo al debito del nuovo governo greco.

Piazza Affari positiva
A Milano (positiva) Fiat Chrysler Automobiles è vivace in Borsa all'indomani dei conti 2014. Flessione superiore al 12% in due sedute per Monte dei Paschi di Siena che anche oggi viaggia in fondo al Ftse Mib Da ieri è terminato il periodo di circa tre mesi nel quale Consob aveva vietato le vendite allo scoperto sulle Mps e anche su Carige. Per la banca ligure tuttavia la fine del divieto non ha, per il momento, innescato posizioni "short" sulle azioni tali da determinare forti scossoni nelle quotazioni. Anche se il consiglio di amministrazione di ieri di Mps non ha assunto decisioni nel merito, il mercato continua a temere le ipotesi di una ricapitalizzazione più consistente rispetto ai 2,5 miliardi annunciati. Sale Ferragamo grazie al cambio euro-dollaro favorevole che ha riacceso i riflettori degli investitori sul lusso dell'Eurozona.

Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street. Gli operatori sono in attesa dei dati relativi ai sussidi di disoccupazione settimanali e al mercato immobiliare.

 

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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