Borse, si riparte dal rosso

Europa negativa. Pesano le preoccupazionio sulle prossime mosse del nuovo governo greco e il calo del petrolio. A Milano giù gli energy. L'Asia paga i timori di Wall Street sulle prossime mosse della Fed riguardo i tassi. 

Marco Caprotti 29/01/2015 | 09:44
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Inizio di giornata con il segno meno per le Borse europee. La situazione greca (con il nuovo governo contrario a ripagare i debiti) e le conseguenze della caduta dei prezzi del petrolio sono i due fattori che stanno orientando gli indici al ribasso in attesa della lettura di gennaio dell'inflazione tedesca. La pressione legata alla situazione di Atene pesa soprattutto sui listini periferici.

A Milano giù il comparto oil. La peggiore è Tenaris, che segue la scia della concorrente francese Vallourec zavorrata dall'annuncio di svalutazioni superiori al miliardo di euro nell'esercizio 2014. Deboli anche Eni e Saipem. Pesa l'annuncio di tagli agli investimenti da parte di Shell (15 miliardi in meno nel triennio 2015-17).

Asia e New York negative
Giornata negativa per le Borse asiatiche, in scia all’andamento di Wall Street. Ai mercati non sono piaciute le indicazioni arrivate dalla Federal Reserve. Nonostante la Banca centrale americana abbia ribadito la sua pazienza nell'alzare i tassi, alcuni investitori hanno interpretato le notizie sul miglioramento delle prospettive dell'economia e del mercato del lavoro come l’avviso di un prossimo rialzo dei tassi di interesse. In generale, comunque, una stretta monetaria è esclusa nei prossimi meeting di marzo e aprile. La Borsa di Tokyo ha chiuso in significativo calo la seduta sulla scia delle perdite di ieri a Wall Street con le indicazioni della Federal Reserve che  hanno pesato sui cambi. Al termine degli scambi l’indice Nikkei dei titoli guida ha perso l'1,06% e il più ampio indice Topix è sceso dell'1,14%. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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