VIDEO: Investitori obbligazionari in cerca di (absolute) return

Fabio Castaldi (Amundi): i prodotti a ritorno assoluto ricopriranno un ruolo sempre più centrale nei portafogli, soprattutto in quelli a reddito fisso. Il mercato dei cambi riflette al meglio le divergenze in politica monetaria.  

Valerio Baselli 11/12/2014 | 14:30
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Valerio Baselli: Buongiorno e benvenuti alla Morningstar Investment Conference di Milano. Sono in compagnia di Fabio Castaldi, responsabile strategie absolute return per Amundi. Buongiorno dott. Castaldi e grazie.

Fabio Castaldi: Buongiorno.

Baselli: La strategia a ritorno assoluto mira a ottenere quello che tutti gli investitori vorrebbero: risultati positivi in qualsiasi fase di mercato, nei rialzi come nei ribassi. La cosa, ovviamente, è più facile a dirsi che a farsi e i rendimenti di molti fondi absolute return lo abbiano dimostrato. Quali sono i principi cardine di questo approccio d’investimento?

Castaldi: Come dice lei, l’aspetto comune dei prodotti absolute return è quello di dare all’investitore un ritorno positivo a prescindere dalle condizioni di mercato. Le strategie absolute return possono essere molto diverse, alcune sono come diciamo noi market neutral (neutrali), quindi senza un’esposizione direzionale al mercato, strategie più di arbitraggio come può essere un long-short equity o long-short sul credito, mentre altre possono intervenire su classi di attivo non tradizionali, come la volatilità, come i cambi. Altre invece che hanno una combinazione di posizioni direzionali, di arbitraggio, magari come facciamo noi a Londra, con delle tematiche macro sulle quali interveniamo costruendo i portafogli.

L’aspetto che attira l’attenzione degli investitori, direi da 18-24 mesi, è sulla parte fixed income (reddito fisso), dove c’è il timore di una traiettoria dei rendimenti che si possa invertire rispetto agli ultimi trent’anni; si va verso dei rendimenti, soprattutto sulle parti lunghe della curva, al rialzo in alcune zone geografiche. Il timore degli investitori di avere rendimenti negativi dei propri portafogli che sono indicizzati al mercato obbligazionario, li porta a guardare al mondo absolute return, che ha questa abilità di intervenire da entrambi i lati, sia con posizioni in acquisito che con posizioni in vendita.

È questo che gli investitori in tempi recenti cercano: prodotti che abbiano la capacità di essere corti di duration sull’asset class a reddito fisso, nell’aspettative che i rendimenti in alcune aree geografiche tendano ad andare al rialzo, piuttosto che, come successo fino ad oggi, al ribasso.

Baselli: Quindi, in questo momento, quale sono le asset class su cui puntate di più? Perché?

Castaldi: Il mondo FX (Forex) è sicuramente quello che ci piace di più, il mondo dei cambi. Abbiamo una visione macro costruttiva sull’America, abbiamo aspettativa di un rialzo dei tassi negli Stati Uniti con una tempistica più aggressiva rispetto a quello che si aspetta il mercato. Nonostante nei nostri portafogli abbiamo una posizione corta duration sui bond americani per trarre vantaggio da questi sviluppi, ci pare che il mondo dei cambi rifletta queste divergenze di politica monetaria meglio che altre asset class. Per cui, lunghi di dollari, corti di yen; lunghi di dollaro, corti di euro.

Baselli: Per chiudere, quale ruolo potrebbe avere un fondo absolute return all’interno di un portafoglio più ampio?

Castaldi: Questa è una domanda interessante e sarà interessante vedere il comportamento degli investitori nel momento in cui le politiche di rialzo dei tassi dovessero materializzarsi. Io ritengo che da quello che era considerato un prodotto di diversificazione nell’ambito di portafoglio, quindi un ruolo satellite, i prodotti absolute return abbiano un futuro nei portafogli più robusto, una posizione più core, pià centrale, soprattutto nel mondo obbligazionario.

Baselli: Perfetto. Grazie ancora a Fabio Castaldi.

Castaldi: Grazie a lei.

Baselli: Per Morningstar, Valerio Baselli, grazie per l’attenzione.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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