Borse salve in extremis

Il calo del barile pesa sulle piazze europee che si riprendono nel finale. Wall Street si aggrappa alle azioni della grande distribuzione nel giorno dedicato allo shopping natalizio. Milano segna -0,43%. Scendono i titoli oil. Deboli le banche. In controtendenza Telecom.

Marco Caprotti 28/11/2014 | 17:47
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Gli investitori rischiano di farsi male scivolando sul petrolio. La decisione dell’Opec, che ieri ha confermato i target sulla produzione (anche se i mercati chiedevano un taglio deciso per sostenere i prezzi del greggio in caduta libera) ha messo in agitazione i mercati, ponendo sotto pressione in particolare i titoli del comparto energetico.

Tutti scontano il drastico ribasso del barile (qualità Wti),  in calo del 6% solo oggi (-35% da giugno) e al di sotto dei 70 dollari al barile. Il Brent ha toccato il punto più basso da agosto 2010. Secondo gli analisti la mossa dell’Opec non è sufficiente per ridurre gli squilibri sul mercato petrolifero globale provocati da nuove fonti di offerta negli Stati Uniti e dall’indebolimento della domanda mondiale. Secondo le stime di diversi analisti servirebbe un taglio della produzione di 1-1,5 milioni di barili al giorno alla produzione per provocare un apprezzabile aumento dei prezzi.

Borse salve nel finale
Per quanto riguarda il Vecchio continente la giornata borsistica è stata condizionata anche dai dati sull’economia europea (anche se, sul finale, hanno prevalso gli acquisti che hanno portato quasi tutti gli indici in territorio positivo): a novembre nell’Eurozona l’indice dei prezzi ha registrato un risicato incremento dello 0,3% rispetto al mese prima, quando invece il rialzo era stato dello 0,4%. Su base annua l'inflazione si è attestata a un modesto 0,3%. La disoccupazione, inoltre, a ottobre è rimasta stabile all’11,5%.

A Piazza Affari, dove l’indice Ftse/Mib ha perso lo 0,43% schiacciato dai titoli oil, sono andate in discesa anche le azioni delle banche, nonostante lo spread rimanga schiacciato attorno ai 135 punti. In controtendenza le Telecom Italia sull’ipotesi che la società a breve annunci mosse in Brasile, dove un'integrazione tra la controllata Tim Brasil e Oi potrebbe generare sinergie fino a 7 miliardi di euro.

All'indomani di una giornata di festa, quella del Thanksgiving, Wall Street viaggia in territorio positivo. Mentre i titoli energetici soffrono, quelli retail salgono spinti dal cosiddetto Black Friday: quello odierno è infatti un giorno di sconti e promozioni. Wal-Mart Stores e Target hanno comunicato un forte traffico nei negozi e online. La seduta odierna terminerà alle 13 locali, le 19 in Italia.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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