Burberry vince la sfida del digitale

Il gruppo inglese chiude la prima metà dell’anno con una solida crescita del fatturato in tutte le aree geografiche e i segmenti di prodotto. La strategia dell’integrazione delle vendite online nel canale retail dimostra di essere una risorsa. 

Francesco Lavecchia 18/11/2014 | 12:31
Facebook Twitter LinkedIn

Il primo semestre di Burberry è da mettere in vetrina, ma il titolo resta scambiato su valori ancora poco convenienti. I nostri analisti confermano la stima del fair value a 14,45 sterline e raccomandano di mantenere un atteggiamento prudente. Nella prima metà dell’anno i ricavi sono saliti del 7% (+14% a cambi costanti), una delle migliori performance all’interno del settore dei beni di lusso, ma quello che sorprende è il dato delle vendite dei comparable stores  (negozi con almeno un anno di vita), +10% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Questo risultato, a nostro avviso è il frutto di una strategia che valorizza al massimo le possibilità offerte da Internet. Nel caso di Burberry, infatti, le vendite online, non sono catalogate come un canale distributivo a sé stante, ma come uno strumento perfettamente integrato nel segmento retail. Gli addetti alle vendite della società britannica utilizzano iPad per mostrare ai clienti in negozio l’intera collezione a disposizione e per finalizzare l’acquisto di merce che verrà consegnata a casa o in un altro punto vendita. La società di moda inglese ha inoltre potenziato la sua pagina web, che ora è fruibile in ben 11 lingue e 44 paesi nel mondo.

Le previsioni degli analisti
L’aumento dei ricavi ha riguardato tutti segmenti di prodotto e tutte le aree geografiche, dal Vecchio continente alla Cina e Hong Kong, dove il gruppo continua a registrare, a differenza di altri competitor, una crescita delle vendite in doppia cifra. Le note dolenti arrivano dal fronte dei margini di profitto. L’utile operativo è infatti sceso di 200 punti base, dal 13,9% dello stesso periodo del 2013 all’attuale 11,7%. Le cause di questo calo sono da ricondurre essenzialmente al negativo andamento dei tassi di cambio che hanno continuato a pesare sul costo delle materie prime, producendo un significativo indebolimento del gross margin.

I nostri analisti sono convinti che grazie all’espansione del canale retail e alla normalizzazione dell’andamento delle valute, il gruppo possa migliorare in termini di profittabilità e sostenere una crescita del fatturato ad un ritmo medio del 7% annuo per i prossimi cinque anni. 

 

Per leggere l'analisi completa su Burberry clicca qui.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Burberry Group PLC1.131,95 GBX0,89Rating

Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures