Borse, lo sgambetto di Tokyo e Berlino

Dopo i dati giapponesi e l'allarme lanciato dalla Banca centrale tedesca sulla crescita in Germania, gli investitori preferiscono portare a casa un po' di profitti. Deboli gli istituti di credito. A Milano si salva Carige grazie ai rumor su un interesse del Santander. New York negativa. 

Marco Caprotti 17/11/2014 | 13:04
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Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. A pesare sulle contrattazioni è l’inatteso calo del Pil giapponese. La notizia, dicono gli operatori, è ancora più sorprendente se si considerano gli sforzi messi in campo dalla Bank of Japan per spingere la congiuntura del Sol levante.

A peggiorare la situazione ci si è messa la Banca centrale tedesca secondo cui l’economia della Germania rimarrà “senza slancio” almeno fino alla fine dell'anno. Le vendite nel Vecchio continente si stanno concentrando sui titoli finanziari, fra i più sensibili agli umori del ciclo economico mondiale.

A Milano Enel torna in discesa continuando a pagare i deludenti conti trimestrali e l'aumento dei target sul debito. Realizzi anche su Autogrill e Finmeccanica che nelle ultime sedute avevano guadagnato terreno. In controtendenza Carige grazie ai rumor di un interesse del Santander per il gruppo ligure impegnato in nuovo rafforzamento patrimoniale dopo la bocciatura ai test Bce.

New York negativa
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno meno. Le notizie arrivate dal Giappone, spiegano gli analisti, potrebbero fornire l’occasione giusta per monetizzare un po’ di profitti dopo i record segnati dagli indici Usa. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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