Il Giappone spaventa i mercati

L'economia del Sol levante entra in recessione tecnica e complica i piani del governo Abe di normalizzare l'inflazione. Tokyo cede il 2,96%. Partenza negativa anche per i listini di Eurolandia. Milano segna -0,57%.

Francesco Lavecchia 17/11/2014 | 09:58
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Seduta negativa per i listini asiatici che pagano il dato negativo dell’economia giapponese. Nell’ultimo trimestre, il Pil ha registrato una contrazione dell’1,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Gli analisti si aspettavano una crescita del 2,25% e questo ha disorientato i mercati. Il risultato negativo fa seguito a un altro trimestre di contrazione. Questo significa recessione tecnica per il Sol levante e maggiori difficoltà per il presidente Abe nel compito di alzare la tassa sui consumi per riportare su valori normali il livello dell’inflazione. Tokyo ha ceduto il 3%. Male anche le Borse di Shanghai e Hong Kong che hanno perso rispettivamente lo 0,19% e l’1,21%.

Prese di profitto su Autogrill
Partenza contratta anche per i listini di Eurolandia. Il dato del Giappone, la terza economia del mondo, non fa bene all’umore degli operatori che sperano in notizie migliori dalle trimestrali di giornata. A Milano il Ftse Mib segna -0,57% per effetto delle prese di profitto su Autogrill, Finmeccanica e Saipem. Male anche Telecom Italia, nonostante il management abbia negato la possibilità di un aumento di capitale. Salgono, invece, le quotazioni di World Duty Free e Yoox.

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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