Le Borse non trovano la bussola

Europa nervosa. La seduta è stata condizionata dai dati macro della regione che non hanno convinto. Milano segna +0,97%. Unipol e Autogrill salgono grazie alle trimestrali. Saipem e Finmeccanica cavalcano i rumor. New York preoccupata dal calo del greggio. 

Marco Caprotti 14/11/2014 | 17:42
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I dati macro europei non hanno convinto del tutto gli investitori. Gli operatori hanno ragionato sui numeri dell’inflazione e del Pil della regione comunicati oggi da Eurostat e, alla fine, hanno optato per la prudenza facendo chiudere i listini del Vecchio continente in maniera contrastata. A ottobre l’indice dei prezzi è cresciuto dello 0,4% su base annua, mentre il Pil della zona euro ha registrato un progresso dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,8% su base annua.

A Milano, dove il Ftse/Mib ha segnato +0,97%, sono stati i conti a far volare Unipolsai e Autogrill,  mentre Saipem e Finmeccanica hanno cavalcato le indiscrezioni su operazioni straordinarie che potranno riguardare la società di servizi oil e la divisione trasporti del contractor.

New York nervosa
Negli Stati Uniti, all’indomani di un’altra seduta record per il Dow Jones, Wall Street viaggia in maniera incerta. Gli investitori tengono gli occhi puntati sul recente calo dei prezzi del greggio, visto più come il segno di un'economia globale in difficoltà che non come un andamento delle scorte nel mondo. E James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis, non esclude che la debolezza dell'economia globale possa avere “effetti sugli Usa, i cui fondamentali sono solidi”. Buone notizie sono arrivate dalle vendite retail, cresciute a ottobre in Usa più delle stime. La fiducia dei consumatori misurata dall'università del Michigan è salita in novembre a 89,4 punti da 86,9 in ottobre. Il dato è migliore delle attese degli analisti che si aspettavano un rialzo a quota 87,6 punti.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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