Alle Borse torna il cattivo umore

Europa negativa. Sui mercati pesano le incognite legate ai futuri rialzi dei tassi di interesse Usa dopo la fine delle iniezioni di liquidità da parte della Fed. A Milano sono pesanti le banche. Si salvano Luxottica, Exor ed Eni. New York attende i dati sul Pil americano. 

Marco Caprotti 30/10/2014 | 12:58
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Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. Sull’umore degli investitori influiscono alcune trimestrali al di sotto delle attese oltre alla decisione della Federal di mettere defintivamente la parola fine alle iniezioni di liquidità all’economia Usa.

A Milano va male l'intero settore bancario con i cali più significativi registrati da Bper, Bpm, Intesa Sanpaolo e Ubi Banca. Si accentuano ulteriormente le perdite del titolo Mps che è tornato brevemente in negoziazione dopo un lungo stop e ha visto le perdite arrivare a -13,21%, con una quotazione fissata a 0,634 euro. Le negoziazioni sul titolo sono tuttavia durate poco: Mps è infatti entrata di nuovo in asta di volatilità. In positivo solo Eni, Luxottica ed Exor.

New York negativa
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno meno. Fra gli investitori c’è il timore che, finiti gli aiuti, la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse prima di quanto atteso dal mercato. Fra i dati attesi oggi che potrebbero muovere il mercato c’è quello relativo al Pil Usa del terzo trimestre. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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