Borse, dura poco l'effetto America

Europa negativa. Pesano le prospettive macro deludenti fornite dalla Bce. Milano segna -1,34%. Giù le banche. Debole Fiat. New York viaggia in rosso. Le vendite colpiscono soprattutto le small cap considerate troppo care.  

Marco Caprotti 09/10/2014 | 17:45
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Non è durata molto la spinta della Federal Reserve alle Borse. Gli americani avevano scatenato l’entusiasmo delle piazze internazionali ipotizzando uno spostamento in avanti del rialzo dei tassi Usa. Una notizia che era piaciuta in Asia e in Europa. Ma oggi è arrivato il rapporto mensile della Bce, che ha ribadito l'indebolimento della crescita economica nell'Eurozona rimandando al 2015 una possibile ripresa (che comunque sarà moderata).

A Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -1,34%, sono andati giù i bancari. Male anche Fiat che dovrà sborsare oltre 400 milioni per il riacquisto delle azioni su cui i soci hanno esercitato il recesso per la fusione con Chrysler. In calo Mediaset dopo i segnali di una raccolta pubblicitaria debole a settembre, pubblicati da Nielsen. Rimbalzo per Tenaris e St.

New York debole
Negli Stati Uniti, Wall Street sta viaggiando con il segno meno. A guidare i ribassi sono i titoli delle small cap. Le valutazioni di queste aziende, spiegano alcuni operatori, sono troppo alte. Soprattutto alla luce di una ripresa globale che sta facendo qualche passaggio a vuoto.  

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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