Ritorno al rendimento per le Tlc europee

Dopo diversi anni di tagli ai dividendi delle società di telecomunicazioni del Vecchio continente, ora gli analisti di Morningstar si aspettano un aumento degli yield.

Allan C. Nichols 01/10/2014 | 14:57
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Tradizionalmente il settore telecom è sempre stato considerato difensivo, con dividendi solidi che raramente sono stati tagliati. Questo è stato vero in molte regioni durante la recente recessione globale. Tranne che in Europa. Dopo parecchi anni difficili e tagli di dividendi per più di metà delle aziende che copriamo, pensiamo che ora il settore si stia stabilizzando. Non ci attendiamo un ritorno ai giorni di costante crescita dei guadagni e dei margini, ma ci aspettiamo più aumenti dei dividendi che tagli.

Il settore delle Tlc richiede l’utilizzo di forti capitali per costruire e mantenere il network. Negli ultimi anni diversi operatori del settore hanno dovuto attingere a piene mani dai bilanci per far fronte a queste voci di spesa. Per questo sono stati costretti a tagliare le cedole e a cedere alcuni asset . Ma, mentre alcune operazioni hanno avuto senso e sono state portate a casa con buoni guadagni (come la cessione di Verizon Wireless da parte di Vodafone), altre hanno fatto nascere diverse perplessità. La scelta di Telefonica di ridurre la presenza nelle attività in Germania e America latina è stata spinta dal bisogno di diminuire una parte dei debiti. L’uscita di Tele2 dalla Russia è stata fatta incassando poco e, secondo noi, è dovuta più a motivazioni politiche che non a esigenze finanziarie.

A seguito delle attività di fusione e acquisizione, il rapporto medio fra debito ed Ebitda oggi è di circa 1,9 volte contro un massimo storico di 2,6. Con l’aumento dei flussi di cassa e la fine del ciclo di investimenti, la situazione debitoria delle società di telecom è destinata a migliorare. Ci sono delle eccezioni. Il rapporto debito/ebitda di Vodafone, ad esempio, entro la fine dell’esercizio fiscale 2016 dovrebbe superare la media di 1,9. I debiti di Telefonica dovrebbero crescere se la società spagnola porterà a casa l’acquisizione di E–Plus in Germania e di GVT in Brasile.

Migliorano i bilanci, aumentano i dividendi
Uno degli elementi chiave per la sostenibilità dei dividendi è la capacità di un’azienda di generare flussi di cassa. In generale, però, le società non vogliono spendere tutto il cash flow per le cedole. Fa eccezione Belgacom che, anche nei momenti più difficili, non ha cambiato la politica di dare quasi tutti i flussi di cassa agli azionisti.

La maggioranza delle aziende telefoniche che copriamo negli ultimi anni ha ridotto l’ammontare dei dividendi. Alcune hanno ripreso ad alzarlo ma, alla luce delle motivazioni che le avevano spinte a stringere i rubinetti, ci vorrà ancora qualche tempo prima di tornare a livelli congrui. Questo anche per motivi tecnici: il dividendo, infatti, viene pagato l’anno dopo rispetto a quando i soldi sono stati guadagnati. Per questo per vedere un po’ di valore ritornare agli azionisti bisognerà aspettare il 2016-2017.

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Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Proximus SA6,96 EUR2,35Rating
Tele2 AB Class B104,25 SEK0,14Rating
Telefonica SA ADR4,40 USD-0,68Rating
Vodafone Group PLC69,34 GBX-0,40Rating

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