Le Borse portano a casa il risultato

I dati macro Usa al di sotto delle attese fanno innervosire le Borse. L’Europa chiude comunque in territorio positivo. Milano segna +1,78%. In progresso le banche. Bene Finmeccanica. In calo Fiat. New York va in altalena.  

Marco Caprotti 30/09/2014 | 17:46
Facebook Twitter LinkedIn

Questa volta, a fare lo sgambetto alle Borse ci hanno provato gli Usa. La fiducia dei consumatori americani è scesa in settembre a 86 punti dai 93,4 di agosto. Il dato pubblicato oggi dal Conference Board è inferiore alle attese degli analisti che si attendevano un ribasso a 92,5 punti. Nel mese la componente che misura il giudizio sulle attuali condizioni di business è scesa a 89,4 punti da 93,9, mentre l'indice delle attese è crollato di quasi dieci punti, a 83,7.

Alle Borse europee, che avevano passato la giornata con il segno più, questi numeri hanno consigliato di tirare i freni. Poi sono tornati a prevalere i ragionamenti improntati all’ottimismo. Come quello di un nuovo intervento di sostegno da parte della Bce.

Milano ha guadagnato l’1,78%. Merito soprattutto del comparto bancario. Bene anche Finmeccanica: si profila un derby tra Cina e Giappone per l’acquisto di AnsaldoBreda e del 40% di Ansaldo Sts. Debole invece Fiat, penalizzata (insieme all'intero settore auto europeo) dal profit warning di Ford.

New York nervosa
Wall Street, dopo una partenza in lieve rialzo, ha iniziato a muoversi in maniera altalenante. Ad alimentare le vendite sono le notizie macro: oltre al dato sulla fiducia dei consumatori, anche l'indice Pmi di Chicago, che misura l’outlook delle aziende nella regione è sceso a settembre. Pure l'indice Case Shiller dei prezzi delle case ha deluso: nei dodici mesi terminati a luglio i prezzi nelle principali 20 città sono saliti del 6,7%, il passo più lento dal 2012 e meno del 7,3% atteso dagli analisti. A invogliare gli acquisti sono invece alcune notizie che riguardano operazioni di fusione e acquisizione.  

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures