I tassi Usa spaventano le Borse

Europa negativa. La situazione macro americana, dicono gli operatori, potrebbe spingere la Fed a intervenire prima del previsto. A Milano sale una pattuglia di industriali. New York cauta in attesa dei prossimi numeri congiunturali. 

Marco Caprotti 29/09/2014 | 12:34
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Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. Gli operatori sono un po’ in ansia il miglioramento dei dati macro americani.  La situazione è paradossale sono in apparenza. Se è vero che un miglioramento della prima economia mondiale potrebbe fare da volano alla ripresa globale, dicono i trader, potrebbe però spingere la Federal Reserve ad anticipare il rialzo dei tassi di interesse. Una mossa che potrebbe rivelarsi azzardata, soprattutto se i miglioramenti congiunturali non fossero costanti. Sotto la lente c’è anche la situazione di Hong Kong dopo gli scontri fra la polizia e i dimostranti che chiedono elezioni democratiche per la città-stato.

A Milano salgono Fiat, Eni, Pirelli ed St. Queste aziende fanno parte del paniere di società che, secondo gli analisti di Goldman Sachs possono trarre vantaggio dall’indebolimento dell’euro. Quotazioni in direzione opposta per Igd e Beni Stabili, i due gruppi del settore immobiliare che hanno avviato oggi i rispettivi aumenti di capitale. La prima sale, mentre la seconda scende.

New York cauta
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà all’insegna della cautela. Gli investitori prima di prendere posizione vogliono vedere i dati in uscita oggi sui redditi, sulle spese personali e sul settore immobiliare. L’attenzione, tuttavia, è per giovedì quando saranno comunicati i numeri relativi all’occupazione Usa di settembre. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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