Borse, occhi sulla Scozia

Europa cauta nel giorno del referendum sulla secessione della regione dal Regno Unito. Salgono i bancari anche a Milano. Prese di beneficio su Wdf dopo la corsa di ieri. Asia negativa: la decisione della Fed di non toccare i tassi preoccupa le piazze locali. Nuovi record per New York. 

Marco Caprotti 18/09/2014 | 09:33
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I listini europei hanno aperto cauti nel giorno del referendum sull'indipendenza della Scozia i cui risultati saranno resi noti domani. A mettersi in luce sono ancora i titoli del settore bancario in attesa della prima asta T-ltro della Bce.

A Milano salgono i finanziari. Prese di beneficio su Wdf in seguito ai forti rialzi di ieri per l'annuncio che l’amministratore delegato lascerà l’azienda con la fine dell'anno. Bene anche Mittel dopo l’uscita dal capitale della Tassara di Romain Zaleski che ha ceduto il suo 15,3% nella holding all’imprenditore Franco Stocchi.

Asia negativa
Seduta negativa per i listini dell’Asia che non hanno preso bene la decisione della Federal Reserve di non toccare i tassi di interesse. L’indice Msci della regione ha chiuso in calo dello 0,7%. La preoccupazione degli operatori è che gli investimenti nei prossimi mesi vengano dirottati in maniera massiccia verso gli Usa, per cui hanno anticipato la tendenza. A niente è servita la spinta di Wall Street. I maggiori indici di New York sono rimbalzati dopo il comunicato della Fed e hanno limato i guadagni sul finale, consentendo tuttavia al Dow Jones di mettere a segno una nuova chiusura record. Giornata positiva per la Borsa di Tokyo aiutata dalla guidance della Fed che ha portato il dollaro ad aggiornare i massimi da sei anni sullo yen. L'indice Nikkei dei titoli guida ha chiuso in progresso dell’1,13%.

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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