Adidas, gli sconti sono finiti

L'investimento sui mercati emergenti promette di spingere le vendite del gruppo tedesco, ma il mercato tiene conto nelle sue valutazioni dei futuri progressi del fatturato e dei margini di profitto.

Francesco Lavecchia 08/09/2014 | 15:52
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Crescita media al 5% nei prossimi cinque anni e un progressivo miglioramento del margine operativo. Le nostre previsioni per Adidas sono improntate all’ottimismo. Ma il mercato sembra aver già scontato questi risultati e ora scambia il titolo su valori in linea con il nostro prezzo obiettivo che è pari a 65 euro per azione. Il giudizio dei nostri analisti, quindi, è quello di mantenere un atteggiamento prudente in attesa di un margine di sicurezza più consistente.

“Adidas ha un ampio portafoglio di prodotti sotto il suo marchio, supportati da una lunga storia di innovazione e da un cospicuo investimento in marketing. Inoltre è ben radicata sui mercati emergenti”, dice Paul Swinand analista azionario di Morningstar. “Anche se non è in grado di generare le stesse economie di scala di Nike e non riesce ad avere lo stesso potere sui margini di profitto dei suoi prodotti, l’azienda tedesca ha ancora grosse opportunità di crescita grazie ai suoi due brand di riferimento (Adidas e Reebok) e alla sua leadership in diverse aree geografiche quali l’Europa orientale, Russia, Argentina, Spagna e Germania”.

Portafoglio diversificato grazie a Reebok
Negli ultimi anni il gruppo è cresciuto grazie all’investimento nella rete di negozi e nell’estensione del portafoglio prodotti che però, in un’ottica di lungo periodo, potrebbe portare a un sovradimensionamento dell’offerta. Dopo la sua acquisizione, Reebok ha spostato il focus della sua offerta verso i prodotti dedicati al fitness.

Questa linea, a differenza dell’abbigliamento tecnico, è maggiormente esposta all’andamento del ciclo economico, ma i nostri analisti promuovono la strategia poiché contribuisce a diversificare ulteriormente la proposta ai clienti. Adidas sta investendo fortemente sui mercati asiatici, dove è in atto una grande diffusione del gioco del calcio. Gli interventi sono finalizzati a rafforzare l’immagine del marchio anche in questa regione. La partnership con la Fifa, estesa recentemente fino al 2030, contribuisce a darle attendibilità. 

 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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