Borse cinesi, cosa cambia per gli stranieri

A metà ottobre dovrebbe diventare operativo il programma-pilota per una maggiore apertura dei mercati. Ecco quali sono i risvolti operativi.

Marco Caprotti 04/09/2014 | 09:57
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La Cina si avvicina ancora di più agli investitori stranieri. Ma gli operatori internazionali saranno disposti ad accoglierla a braccia aperte, soprattutto in un momento in cui le cose per la prima economia emergente del mondo non stanno andando molto bene?

Il 10 aprile 2014, la China Securities Regulatory Commission (Csrc) e la Hong Kong Securities and Futures Commission (Hkfsc) hanno annunciato il lancio del programma pilota Stock Connect che fornirà agli investitori della città-stato e della Cina continentale l’accesso ai rispettivi mercati dei capitali senza bisogno di passare lungo il processo di approvazione prima necessario. Alcuni dettagli del programma devono ancora essere messi a punto, ma l’idea è di farlo partire il 13 ottobre 2014. L’obiettivo dichiarato dalle autorità delle due piazze finanziarie è quello di porre le fondamenta per aumentare l’internazionalizzazione delle due Borse.

Un passo in questa direzione è già stato fatto con il ripristino delle Ipo, dopo un blocco ai debutti in Borsa durato 14 mesi. Lo stop temporaneo era stato imposto per permettere alle autorità di controllo di studiare meglio le procedure di accesso ai listini in seguito ad alcuni scandali finanziari. “Un elemento questo che, peraltro, sottolinea alcuni dei rischi presenti quando si vuole investire sui mercati emergenti”, spiega Patricia Oey, analista di Morningstar.

Il mercato
Con 568 titoli pronti a entrare nel programma, gli investitori stranieri avranno accesso a circa il 90% della capitalizzazione di mercato, che rappresenta circa l’80% della media del turnover giornaliero della Borsa di Shanghai. Se il programma avrà successo è ragionevole attendersi che la Borsa di Shenzhen intraprenda un progetto simile in tempi brevi. La Borsa di Shanghai è dominata da investitori individuali (circa l’80%), mentre in quella di Hong Kong predominano gli investitori istituzionali, con i primi che preferiscono titoli a media capitalizzazione con un approccio bottom-up e i secondi che privilegiano blue chip applicando un approccio top-down.

Gli effetti operativi
“Al momento è difficile prevedere come gli operatori reagiranno a questo programma, ma abbiamo già assistito a un rally di breve termine del mercato cinese che sembra incorpori nei prezzi le attese per il programma Stock Connect”, spiega uno studio di Comgest. “Il divario di valutazione di molti titoli quotati sulle due Borse, in particolare di quelli a grande capitalizzazione, ha cominciato a ridursi”.

Il segnale mandato dalla Cina viene considerato positivo anche dal punto di vista culturale. “Nel lungo termine, il nuovo gruppo dirigente formato da politici più liberali dovrebbe avere un impatto positivo sull’economia cinese, portando avanti alcune riforme. Ad esempio, permettendo una maggiore concorrenza nei segmenti dominati dalle aziende controllate dallo stato o un apprezzamento dello yuan”, dice Oey di Morningstar. Questo, unito alla crescita dei consumi interni, avrà un effetto positivo sull’equity del Dragone. “Per il nostro team specializzato nel mercato cinese, il segmento azionario di Shanghai appare attraente dal momento che esistono delle buone società in settori non ben rappresentati sul mercato di Hong Kong e scambiate a valutazioni molto ragionevoli” spiega il report di Comgest.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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