Cala l'inflazione, salgono le Borse

L'indice dei prezzi scende su base trimestrale dello 0,2%. Aumenta il rischio deflazione ma anche la probabilità che la Bce intervenga a sostegno dell'economia della regione. Eurolandia in rialzo. Milano segna +0,74%. 

Francesco Lavecchia 29/08/2014 | 13:03
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Al giro di boa della seduta, le Borse europee si mantengono in territorio positivo. Il dato più atteso della giornata, quello dell’inflazione nell’Area euro, ha mostrato un calo dell’indice dei prezzi dello 0,2%, sia rispetto al primo trimestre che rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La possibilità che i paesi della regione entrino in deflazione rischia di concretizzarsi, ma la buona notizia per i mercati è che la Bce, il cui mandato prevede un obiettivo di inflazione del 2%, dovrà intervenire sul mercato monetario per sostenere la crescita economica nell’Eurozona. Milano fa registrare la performance migliore tra le piazze finanziarie del Vecchio continente.

Sprint di Ferragamo
Il Ftse Mib segna +0,74% grazie allo sprint di Ferragamo, sostenuta dai conti del primo semestre, e di Fiat. Il numero dei recessi delle azioni non ha superato il limite di 500 milioni di euro e questo di fatto apre la strada alla fusione tra Fiat e Chrysler e alla quotazione del gruppo anche a Wall Street. Bene anche Tod’s e Cucinelli tra i titoli del comparto del lusso. Tra gli industriali Stm guadagna il 2%, mentre Cnh Industrial cede lo 0,22%. Debole anche Telecom Italia e Azimut.

New York positiva
L’andamento dei future a New York indica che Wall Street aprirà in rialzo. La giornata offrirà numerosi spunti macro, da quello sul tasso d’inflazione alle spese personali, per proseguire poi con l’indice Pmi dell’area di Chicago e con quello relativo alla fiducia del Michigan.  In caso di esito positivo, gli operatori potrebbero tornare a fare acquisti sui listini newyorkesi riportando l’S&P sopra i 2000 punti. “

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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