Borse, mancano i motivi per comprare

Le trimestrali e i dati macro deludono gli operatori che ne approfittano per incassare i guadagni delle ultime sedute. Eurolandia chiude in ribasso frenata dai minerari. Milano finisce a -1% nonostante la buona intonazione dei finanziari. Wall Street negativa.

Francesco Lavecchia 01/08/2014 | 17:46
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 Avvio debole per i listini di Wall Street che viaggiano sotto la parità. I dati macro americani sono confortanti, ma non sufficienti a invertire la tendenza negativa prodotta dalle deludenti trimestrali pubblicate ieri. Gli aggiornamenti sul mercato del lavoro hanno mostrato che 209mila disoccupati hanno trovato impiego nel mese di luglio, ma i salari e le ore lavorative non hanno subito grosse variazioni.

Fiducia Usa accelera
Questa è una notizia che fan ben sperare i mercati, specie alla luce delle dichiarazioni del Presidente della Federal Reserve Janet Yellen, che ha escluso la possibilità di un innalzamento dei tassi di interesse a meno di una variazione significativa dell’occupazione e delle buste paga. Un report privato ha inoltre mostrato come il settore manifatturiero abbia registrato il progresso migliore degli ultimi tre anni, mentre la fiducia dei consumatori americani ha mostrato un’accelerazione nella seconda metà del mese.

Male i minerari
Le Borse europee hanno chiuso in rosso. Ad affossare i listini sono state le vendite sui titoli dei settori più ciclici, come auto, costruzioni e materie prime. Colpa del mix formato da alcune trimestrali al di sotto delle attese (come quella di ArcelorMittal ) e dati macroeconomici poco convincenti. L’indice pmi Markit manifatturiero nell’Eurozona è risultato stabile a 51,8 e anche l’ultimo aggiornamento sulla produzione industriale cinese ha deluso le aspettative degli analisti trascinando al ribasso i titoli del comparto minerario.

Brillano i conti di Intesa Sanpaolo
A Piazza Affari il Ftse Mib ha chiuso a -1%. In evidenza il segmento finanziario, guidato da Intesa Sanpaolo che beneficia dei positivi conti del primo semestre che hanno mostrato una crescita dell’87% dell’utile netto. Bene anche Tod’s e Mediaset. In forte ribasso, invece, Gtech, sulla quale pesano i dubbi sul successo dell’integrazione con l’americana Igt. Yoox e World Duty  invece, hanno pagato l’effetto delle prese di beneficio dopo le positive sedute dei giorni scorsi. 

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Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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