Borse, il rimbalzo è già finito

Le sanzioni alla Russia e alcuni dati macro frenano New York. Anche in Europa prevalgono le prese di profitto. Milano perde il 2,2%. Giù Telecom e le banche. Le voci, smentite, di un interesse di VW per Fiat spingono la galassia del Lingotto.  

Marco Caprotti 17/07/2014 | 17:45
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Wall Street sta viaggiando in territorio negativo. Colpa dell’avvio di nuovi cantieri sceso inaspettatamente a giugno e delle vendite sui listini europei legate al nuovo round di sanzioni imposte da Usa ed Europa contro la Russia. Dal fronte macro Usa c’è da registrare anche il balzo oltre le attese dell’attività manifatturiera nella regione di Philadelpia. L’indice della Fed locale è infatti salito, a luglio, a quota 23,9 punti dai 17,8 punti di giugno, ma soprattutto ben oltre il consensus degli analisti, che si fermava a 16 punti. Secondo il dipartimento del Lavoro, intanto, c’è stato un nuovo calo a sorpresa per le richieste di sussidi alla disoccupazione, scese di 3mila unità a un livello destagionalizzato di 302mila nella settimana terminata il 12 luglio. Il dato è migliore delle attese.

Europa negativa
Nel Vecchio continente la giornata delle piazze di Eurolandia è stata condizionata dalla questione russa. I capi di Stato e di governo europeo hanno deciso di prendere di mira tutti gli elementi che minano o minacciano la sovranità ucraina, la sua integrità territoriale o indipendenza. In cantiere c’è il blocco dei programmi in Russia della Banca europea degli investimenti. Gli Stati Uniti hanno deciso di andare oltre, mettendo nel mirino banche e aziende russe dei settori della difesa e dell'energia.

Milano, dove l’indice Ftse/Mib ha segnato -2,2%, è stata penalizzata dalle vendite su Telecom Italia con gli investitori pronti a spostarsi dalle azioni al bond convertendo annunciato da Telefonica. Male anche bancari ed energetici. In salita Yoox grazie all'overweight di JpMorgan. La monotonia della seduta è stata spezzata dalle voci (poi smentite), riportate da un sito tedesco di un interesse di Volkswagen per Fiat che ha dato una spinta ai titoli legati al Lingotto. 

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Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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