Borse, la paura parla russo

Le sanzioni a Mosca per il suo ruolo nella crisi ucraina rendono nervosi gli investitori. L'Europa viaggia con il segno meno. A Milano si salvano Fiat e Yoox. La cautela prevale anche a New York. 

Marco Caprotti 17/07/2014 | 13:03
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Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. Gli operatori sono preoccupati per le sanzioni imposte dall’Unione europea e dagli Stati Uniti alla Mosca per il suo ruolo nella crisi ucraina. I capi di Stato e di governo europeo hanno deciso di estendere le basi legali per prendere di mira tutti gli elementi che minano o minacciano la sovranità ucraina, la sua integrità territoriale o indipendenza. In cantiere c’è il blocco dei programmi in Russia della Banca europea degli investimenti. Gli Stati Uniti hanno deciso di andare oltre mettendo nel mirino banche e aziende russe dei settori della difesa e dell'energia.

In Borsa sono deboli i titoli farmaceutici dopo i risultati al di sotto delle attese di Novartis. A Milano vanno in controtendenza Fiat (grazie ai buoni dati del settore auto europeo) e Yoox, promossa dagli analisti di JP Morgan.

New York negativa
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno meno. Le tensioni create dal braccio di ferro con la Russia, spiegano gli operatori, potrebbero essere l’occasione buona per prendere un po’ di profitti dopo i massimi di ieri

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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