Colgate strega gli investitori

L'ultima trimestrale dimostra la solidità del gruppo e fa luce sulle prospettive di crescita nei paesi emergenti. Il titolo è scambiato a premio rispetto al target price. 

Francesco Lavecchia 10/06/2014 | 14:41
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I dati dell’ultimo trimestre di Colgate-Palmolive sono da prima della classe, ma il mercato sembra premiare eccessivamente le prospettive di crescita del gruppo americano. Nei primi tre mesi dell’esercizio l’azienda ha registrato una crescita del fatturato del 6,5%. Un progresso notevole se si considera che, nello stesso periodo del 2013, i ricavi erano saliti del 6% e che il suo principale competitor (Procter & Gamble) ha registrato un modesto +3%.

Le previsioni degli analisti
Le vendite nei paesi occidentali hanno offerto un contributo limitato (+2,5%), mentre sui mercati emergenti il miglioramento è stato del 10%. Il gruppo statunitense è una vera multinazionale dei beni di consumo. Circa l’80% del suo giro d’affari è ricavato fuori dai confini nazionali ma questo, in periodi in cui il dollaro è molto forte, ha finito per deprezzare le vendite realizzate in quelle regioni.

“Questi paesi continueranno a trainare il fatturato della Colgate anche nei prossimi anni”, dice Erin Lash analista azionario di Morningstar. “In base alle nostre previsioni ci aspettiamo un tasso medio di crescita di lungo periodo (10 anni) del 6%, mentre il rincaro dei costi di produzione ridurranno i benefici sui margini di profitto generati dall’innalzamento dei prezzi di vendita e dalle politiche di contenimento della spesa”. Alla luce di queste stime i nostri analisti fissano un obiettivo di prezzo a quota 60 dollari e raccomandano prudenza, dato che il titolo viaggia attorno ai 68 dollari per azione.

Titolo da monitorare
Le azioni Colgate sono comunque da monitorare. Il gruppo statunitense, infatti, è leader mondiale nel segmento dell’igiene orale grazie ad una quota di mercato del 46%. Percentuale che si alza ulteriormente se si considerano solo i paesi emergenti. Grazie ad un portafoglio di marchi molto apprezzato dai consumatori, alla collaborazione con medici e alla sua attività di ricerca, l’azienda americana ha secondo noi il potere contrattuale per manovrare agilmente sul mark-up da applicare ai prezzi di vendita, e questo le assicura una elevata redditività del capitale.

 

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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