L'Ucraina fa sempre paura

La crisi politica del paese continua a pesare sui listini europei. A Milano giù Eni ed Enel dopo le nomine dei vertici. New York aspetta le nuove trimestrali e i dati macro. 

Marco Caprotti 15/04/2014 | 12:30
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Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. A condizionare le contrattazioni sono anche oggi i timori di un’escalation violenta della crisi politica in Ucraina a cui si sommano i dati macro che mostrano un rallentamento della Cina. A Milano Eni ed Enel trattano sotto la parità dopo le nomine del Tesoro. Il titolo del Cane a Sei Zampe, reduce da recenti rialzi, riesce comunque a limitare le perdite all'indomani della nomina di Claudio Descalzi a nuovo ceo e di Emma Marcegaglia alla presidenza. Peggiore la performance di Enel, che arretra insieme alla controllata Enel Green Power. Il nuovo Ceo del gruppo è Francesco Starace, il presidente Patrizia Grieco. Sale Campari, dopo l'annuncio questa mattina dell'acquisto del 100% della società Fratelli Averna. L’operazione - il cui closing è atteso per il 3 giugno – è avvenuta a un prezzo di 103,75 milioni di euro.

New York prudente
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà all’insegna della prudenza. Prima di prendere una posizione precisa gli operatori aspetteranno i risultati trimestrali di alcune grandi aziende fra cui Coca Cola e Johnson & Johnson. C’è attesa anche per i dati sull’attività manifatturiera dell’area di New York che dovranno confermare se i rallentamenti congiunturali visti a inizio anno sono stati frutto solo del maltempo. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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