La Cina fa lo sgambetto

Gli ultimi dati macro arrivati da Pechino pesano sui titoli minerari e le Borse europee soffrono. Fari sulle emissioni governative. New York cauta dopo i rialzi di ieri. 

Marco Caprotti 10/04/2014 | 12:55
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Prosegue con il segno meno la seduta delle Borse europee. A pesare sui listini sono soprattutto i titoli minerari dopo i dati sulle importazioni cinesi al di sotto delle attese. Un rallentamento della prima economia emergente del mondo, dicono gli operatori, rischia di rallentare la domanda di materie prime. Si salva il lusso grazie ai conti di Lvmh. L’attenzione degli operatori, tuttavia, è per il mercato obbligazionario con l'emissione di 7,5 miliardi di BoT annuali italiani che ha toccato il nuovo minimo storico per i rendimenti allo 0,589%. Le richieste sono state per oltre 10,2 miliardi, con un rapporto di copertura pari a 1,36. Lo spread tra BTp e Bund è in lieve rialzo a 163 punti base. Oggi è tornata a farsi vedere anche la Grecia con un collocamento di 3 miliardi di bond a 5 anni a un tasso del 4,95%, meno del previsto 5-5,25%. Anche la Spagna ha collocato 4,5 miliardi di titoli a 6 e 12 mesi, con tassi in leggero rialzo. Per quanto riguarda l’azionario italiano, a Milano pesano soprattutto le banche popolari. Giù anche Enel e Mediaset. Resta in luce Telecom Italia. Bene in lusso che, anche a Piazza Affari, beneficia della performance di Lvmh.

New York cauta
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno meno. A condizionare la seduta, dicono gli analisti, potrebbero essere le prese di beneficio dopo i rialzi di ieri. Prima di prendere posizioni precise, tuttavia gli operatori vorranno vedere come procede la stagione delle trimestrale e studiare gli ultimi numeri settimanali sull’occupazione. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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