Seduta debole sui mercati asiatici, frenati dai deludenti dati dell'export cinese. Il flusso di merci in uscita è sceso più del 6%rispetto allo scorso anno. Ma guardando nelle pieghe di questi dati gli analisti riescono comunque a vedere qualcosa di positivo. Il traffico tra il Regno di mezzo e i paesi sviluppati è migliorato, a riprova che l'economia globale è in ripresa.
Tokyo invariata
Tokyo ha chiuso invariata, mentre le Borse cinesi hanno terminato in rialzo sulla scia delle dichiarazioni del Primo Ministro Li Keqiang che ha annunciato l'intenzione di fondere due listini con l'obiettivo di rendere il mercato azionario del paese più aperto ed efficiente. Hong Kong ha guadagnato l’1,14%, mentre Shanghai ha fatto segnare +1,38%.
Ansaldo piace ai cinesi
Avvio in rialzo per le piazze di Eurolandia che hanno accolto con favore le minute della Federal Reserve, dalle quali pare evidente l’intenzione della Banca centrale americana di non accelerare i tempi per l’innalzamento dei tassi di interesse. Oggi, invece, l’attenzione degli analisti sarà concentrata sul report relativo alle richieste per i sussidi di disoccupazione negli Usa e sulle ultime trimestrali.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna +0,68% grazie ai rialzi di Telecom Italia e Finmeccanica, che trae vantaggio dalle indiscrezioni che vedrebbero l’interesse di alcuni gruppi cinesi nei confronti della controllata Ansaldo Sts. Male Enel e Banca Mps. Sul fronte del debito sovrano invece, occhi puntanti sull’asta per i Bot a un anno, per i quali si attendono rendimenti al nuovo minimo storico. Nel frattempo lo spread si mantiene sotto quota 162 punti base. L’euro viaggia attorno a 1,385 sul dollaro Usa.
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