Value o growth, quale stile per il 2014

Le attese di ripresa economica potrebbero favorire le azioni a maggior sconto sui listini europei. Storicamente, nel lungo termine, l’orientamento al valore ha dato migliori risultati.  

Dario Portioli, CFA 19/12/2013 | 10:27
Facebook Twitter LinkedIn

Decidere lo stile di investimento giusto può fare la differenza. Le alternative possibili vengono tradizionalmente ricondotte a due: titoli value o growth.I primi si distinguono per multipli di mercato modesti rispetto alla media di mercato. In altre parole, rapporti come prezzo/utile, prezzo/valore contabile del capitale o prezzo/flussi sono generalmente inferiori alla media di mercato per i titoli value (alcuni esempi di società con tali caratteristiche sono Enel, Telecom o Snam). Il contrario accade per quelli growth (ad esempio Luxottica, Campari o Prysmian).

Value batte growth sul lungo termine
Nel corso di lunghi orizzonti di tempo, lo stile value ha battuto quello growth in termini di rendimenti realizzati. A conferma di ciò, simulando un investimento di 10 mila euro dal 30 giugno 1997 al 30 novembre 2013, l’indice Morningstar Large Value avrebbe restituito 22.100 euro mentre il Morningstar Large Growth avrebbe reso 14.480 euro, una differenza non da poco.  

Confronto tra value e growth

Inversione del trend
Più di recente, però, nel corso del periodo 2011-2012, abbiamo osservato una netta inversione di tendenza, con le azioni value che hanno sottoperformato quelle growth. Questo fenomeno è stato particolarmente accentuato sui listini europei. Una possibile chiave di lettura di questi risultati è la seguente: in un periodo di bassa crescita o di recessione economica come quella che abbiamo sperimentato di recente, le società in grado di incrementare ricavi e utili (tipicamente classificate come growth) sono in numero ridotto. Di conseguenza, gli operatori di mercato sono spesso disposti a pagare un premio pur di avere tali rarità in portafoglio.

Il 2014 per l’Europa
Adottando la precedente chiave di lettura, è possibile affermare che nel 2014 le azioni europee value hanno buone chance di sovraperformare quelle growth. Infatti, le previsioni per l’Europa indicano un rafforzamento della crescita economica in virtù della quale numerose aziende inizieranno nuovamente a crescere. Questo da un lato renderà poco giustificabili le basse valutazioni di numerosi titoli value e dall’altro metterà in discussione i prezzi elevati a cui vengono trattati numerosi titoli growth. Questo trend, peraltro, è già andato emergendo nel corso del 2013.

Idee di investimento
Per coloro che intendessero approfondire il tema dello stile di investimento nell’ambito dei fondi, è possibile utilizzare lo strumento “seleziona fondi”, andando poi  a inserire le preferenze in termini di stile all’interno della Morningstar Style Box per scegliere tra value e growth.

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Dario Portioli, CFA

Dario Portioli, CFA  è Senior Fund Analyst di Morningstar in Italia.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures