VIDEO: Mobius, tre emergenti su cui puntare

In questa intervista esclusiva, il decano degli emerging market, Mark Mobius (Franklin Templeton) indica le aree in via di sviluppo che secondo lui potranno dare soddisfazioni nel lungo periodo.  

Autore esterno 19/11/2013 | 10:19
Facebook Twitter LinkedIn

Emma Wall: Buongiorno e benvenuti. Sono Emma Wall e qui con me oggi c’è Mark Mobius, fondatore e presidente del Templeton Emerging Markets Group. Buongiorno Mark.

Mark Mobius: Ciao.

Wall: Dunque, oggi sei qui per darci tre consigli d’investimento. Qual è la tua prima scelta in un orizzonte di lungo periodo?

Mobius: La prima scelta è la Thailandia, un paese in forte crescita. Come sai, è entrata ufficialmente a far parte del gruppo Asean (Association of southeast Asian nations - Associazione delle Nazioni del Sudest asiatico, ndr) e beneficerà molto da questo cambiamento. La Thailandia si trova proprio sotto la Cina, tra la Birmania, il Laos e la Cambogia. È un mercato molto interessante e di forte crescita. Penso che nel lungo periodo darà grandi soddisfazioni agli investitori.

Una delle cose migliori che sta succedendo è che c’è una distribuzione della ricchezza più equa nel paese. In passato, c’era una situazione per cui era concentrata tutta a Bangkok, la capitale. Ora, con la nuova struttura politica, il signor Thaksin e la sorella che sta per succedergli hanno fatto uno sforzo per diffondere i soldi anche fuori dalle città, nella campagna, e ciò è stato molto buono per l’economia.

Wall: Quali sono i rischi? Voglio dire, per chi non fosse esperto, si potrebbe pensare che in Asia ci sia una fortissima concorrenza tra i vari paesi. È cosi?

Mobius: Naturalmente, c’è concorrenza nel settore manifatturiero, nel turismo, e così via, ma la Thailandia può davvero vincere questa competizione. La forza lavoro thailandese è molto preparata, impegnata e laboriosa. Il turismo, come sai, sta esplodendo. Sempre più turisti europei stanno andando in Thailandia.

Wall: Dai 18 ai 30 (anni ndr)…

Mobius: Sì, oltre ai turisti asiatici. Il problema per il futuro potrebbe essere politico. In altre parole, se vi è grave disaccordo tra i cosiddetti rossi e i gialli. Sai i gialli sostengono o comunque sono più orientati verso la monarchia e verso lo status quo, mentre i rossi sono più per le riforme e il cambiamento. Se vi è un continuo conflitto tra questi gruppi, che a volte, come si sa, possono diventare violenti, questo potrebbe rappresentare un problema.

Wall: Qual è invece il secondo mercato?

Mobius: La mia seconda scelta è la Russia. La Russia ha una cattiva reputazione, come sai. La stampa e le persone sono generalmente negative su questo paese. E questo è di solito un buon motivo per cominciare a guardarla con attenzione, perché quando le cose sono impopolari, spesso è possibile fare buoni affari. E questo è proprio il caso della Russia. Le valutazioni delle società russe sono molto basse e pensiamo che ci siano buone opportunità.

Wall: Mi occupo di queste cose solo da sei anni, però a me la Russia sembra molto simile al Giappone.Voglio dire, sembra andare molto bene un anno e poi è un disastro l’anno dopo. Stai dicendo che bisogna cercare di resistere e che nel lungo periodo pagherà?

Mobius: Sì, è proprio quello che volevo dire, perché il processo di riforma continua. Voglio dire, quando abbiamo iniziato in Russia, è stato un disastro. Non c’erano le infrastrutture, non c’era niente nei negozi. Si stava passando da uno Stato comunista a uno capitalista, in fondo quello che è ora. Molto è accaduto in un periodo relativamente breve di tempo. Quindi bisogna dare tempo al tempo. Pensiamo che in futuro farà molto bene.

Wall: Qual è la tua terza scelta?

Mobius: Scegliere il terzo mercato è più difficile. Penso che la situazione delle materie prime potrebbe cambiare in futuro e quindi il Sud Africa è probabilmente un mercato da tenere sotto osservazione. Anche qui, le ultime notizie non sono state ottime. I prezzi delle commodity sono scesi. In Sud Africa ci sono stati scioperi nelle varie miniere, ma penso che alla fine ci siano opportunità, non solo nelle miniere, ma anche nel mercato dei consumi. Le società che producono beni di consumo in Sud Africa si stanno espandendo verso nord, nel resto del continente, ed è lì che ci sarà grande crescita.

Wall: Quali sono i rischi legati al Sud Africa, a parte le materie prime?

Mobius: Il rischio maggiore è nel mercato del lavoro, specialmente mineriario, visto che i sindacati sono sul piede di guerra per le condizioni salariali dei lavoratori. I prezzi stanno aumentando e il tenore di vita di alcune fasce della popolazione sta diminuendo. Penso che questo potrebbe essere un grosso problema.

Tuttavia, se ci fossero delle forti riforme, che potrebbero scaturire da nuove elezioni, con l’allontanamento di alcuni dei gruppi dell’Anc, il partito di governo, si potrebbero vedere alcuni rapidi cambiamenti.

Wall: Mark, grazie mille.

Mobius: Grazie.

Wall: Per Morningstar, Emma Wall, grazie per l’attenzione.

 

 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Autore esterno  .

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures