Il Total Return passa per i costi

VIDEO: A causa dei tassi ai minimi, molti investitori optano per i fondi obbligazionari ad alto rendimento. Secondo Fran Kinniry (Vanguard), dovrebbero avere un portafoglio diversificato e con un basso Ter.

Valerio Baselli 03/07/2013 | 11:08
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Josh Charlson: Buongiorno, sono Josh Charlson di Morningstar. Siamo qui in occasione della Morningstar Investment Conference. Affronteremo uno dei problemi più preoccupanti per gli investitori di oggi, ovvero cosa fare in una situazione di bassi rendimenti, con Fran Kinniry, responsabile per Vanguard di una serie di strategie di asset allocation, compresi i fondi pensione a scadenza e i Vanguard Managed Payout Funds.

Fran, grazie di essere qui.

Fran Kinniry: Grazie Josh.

Charlson: Oggi c’è grande preoccupazione tra gli investitori a caccia di rendimento, divisi tra dei tassi nominali e reali bassissimi da una parte, e i rischi connessi ad altre asset class più redditizie dall’altra. Questo è un argomento di cui hai scritto. Parlaci delle tue opinioni su questo aspetto.

Kinniry: Certo. Uscendo dalla crisi finanziaria globale, come tutti sappiamo, la Federal Reserve ha abbassato molto i tassi di interesse. Se si guarda indietro nel corso degli ultimi 30 anni, il rendimento annuo di un portafoglio, bilanciato tra azioni e obbligazioni, è stato in media al di sopra del 4%. Ma, visto che i rendimenti sono scesi drasticamente, tutto ad un tratto un portafoglio bilanciato ha cominciato a rendere intorno al 2%. Questo, ad esempio per un investitore in pensione, crea un problema: "Come faccio a generare un reddito sufficiente per vivere?"

Quello che abbiamo visto dai flussi di cassa, è che gli investitori cercano sempre di più lo yield, il rendimento. Esisitono due modi per farlo: sovraesporsi alle azioni ad alto dividendo, oppure sovraesporsi ai corporate bond high-yield, entrambi investimenti ad alto rischio. Ecco, questo è importante perché vediamo come i portafogli in realtà abbiano oggi un rischio maggiore di quanto non avessero in passato, ma molti investitori non si rendono conto dei pericoli che assumono.

Charlson: Cosa può fare un investitore che cerca del rendimento ma che non vuole esporsi a troppi rischi?

Kinniry: Ultimamente stiamo cercando di spingere il concetto di Total Return (ovvero ottenere un rendimento positivo in ogni fase di mercato, ndt), e questo significa programmare gli investimenti in modo che siano più diversificati possibile e a basso costo. I costi hanno infatti un impatto drammatico in un mondo a basso rendimento. Un esempio: se il rendimento di un portafoglio è del 2%, pensate a quanto pesa pagare l’1% di commissioni, rispetto magari a soli 25 punti base. Passare dall’1% di costi allo 0,25% equivale ad aggiungere 75 punti base di rendimento complessivo, senza fare grossi cambiamenti a livello di asset class. Quindi la riduzione dei costi, mantenendo il portafoglio ampiamente diversificato, è un passo fondamentale per raggiungere il Total Return. Il concetto è di prendere in considerazione tutti gli aspetti del portafoglio piuttosto che il solo reddito.

Charlson: Giusto. Ora, un'altra cosa che volevo chiederti rigurda le obbligazioni societarie. Anche se gli investitori si sono tuffati sulle obbligazioni nel corso degli ultimi anni, tra i gestori professionisti c'è ancora un sacco di, direi, una sorta di avversione per le obbligazioni societarie, in particolare con i tassi così bassi. Questo è un altro tema su cui hai scritto. Qual è il ruolo delle obbligazioni corporate nel portafoglio di un investitore?

Kinniry: Siamo pienamente convinti che le obbligazioni societarie abbiano senso, ma crediamo anche che dovrebbero essere tenute in un pacchetto diversificato. Nelle nostre soluzioni Vanguard, si usa come nucleo il mercato obbligazionario nel suo complesso. Il portafoglio cambia nel tempo. E’ a capitalizzazione di mercato ponderata, ma le obbligazionai corporate contano sempre tra il 20% e il 25% del portafoglio. Il pericolo di sovrappesare le obbligazioni societarie lo abbiamo visto negli ultimi tre anni (e gli investitori si stanno realmente esponendo a questo rischio, visto che evitano i Treasury a causa dei bassi tassi di interesse). In momenti difficili, quindi quando il mercato azionario è in ribasso, sappiamo che le obbligazioni societarie, e in particolare le obbligazioni ad alto rendimento, effettivamente tendono a perdere valore, in quanto fortemente correlate all’equity.

Noi crediamo che i bond dovrebbero funzionare da diversificatore del rischio azionario e che questa relazioni dovrebbe durare nel tempo. Perciò abbiamo ampiamente diversificato le attività a reddito fisso nei nostri portafogli.

Charlson: Per gli investitori che sono alla ricerca di soluzioni in grado di fornire dello yield, del reddito, come parte del loro portafoglio, quali sono alcuni dei fondi Vanguard che pensi siano da prendere in considerazione?

Kinniry: Stiamo assistendo a quello che penso sia un ottimo andamento, con gli investitori interessati a soluzioni composte da un unico fondo, come Vanguard Wellington (non venduto in Italia, Ndr.), oppure i nostri fondi pensione target-date o Life Strategy. Questi fondi permettono ad un investitore di acquistare un unico strumento che viene ampiamente diversificato con azioni e obbligazioni, a livello globale, il tutto in un unico pacchetto che viene costantemente riequilibrato. Inoltre, gli investitori possono collegare un programma automatico di prelievo al fondo, ottenendo così un flusso di reddito da tale portafoglio. In modo che ci sia una soluzione che dà un'ampia diversificazione, a basso costo, rimanendo equilibrata, e che permette di fare un investimento Total Return.

Charlson: Grazie mille, Fran.

Kinniry: Grazie a voi, è stato un piacere.

 

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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