Emergenti, prossima fermata Africa

La crescita dei consumi e la fame di commodity saranno le chiavi dominanti per i paesi in via di sviluppo. Africa scommessa vincente, parola di Mark Mobius.

Valerio Baselli 17/01/2013 | 11:10
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I Bric sembrano già storia vecchia. Nonostante le prospettive migliorino per i quattro giganti emergenti (Brasile, Russia, India e Cina), chi cerca scommesse da vincere nel lungo periodo deve saper guardare più in là e puntare sui mercati di frontiera. A dirlo è Mark Mobius, presidente di Templeton Emerging Markets Group, da oltre vent’anni uno dei più grandi esperti di mercati in via di sviluppo. Non a caso, le sue dichiarazioni e la sua strategia d’investimento sono attese e seguite a livello mondiale.

Emergenti immuni alla crisi
“Crediamo che le forti prospettive di crescita in molti mercati emergenti non siano attualmente riconosciute nelle valutazioni azionarie”, scrive Mobius nel suo ultimo commento. “Anche se le stime per la crescita dei mercati emergenti sono diminuite negli ultimi mesi del 2012, in genere rimangono ben superiori a quelle dei mercati sviluppati. Inoltre, a differenza di quest’ultimi, molti emergenti e mercati di frontiera hanno ancora ampi margini di possibili stimoli fiscali e monetari. Anche se la debole crescita dei paesi occidentali rallenterebbe l’intero commercio mondiale, ciò potrebbe non influire sui mercati in via di sviluppo, i quali possono contare su forti investimenti interni e una domanda domestica in crescita”.

Consumi e commodity
Secondo il guru, sono due i temi principali: i consumatori e le materie prime. Il primo deriva dalla crescita di una classe media sempre più ricca in molti mercati emergenti e da politiche macroeconomiche rivolte verso modelli basati più sui consumi interni che sulle esportazioni. Il tema delle materie prime, invece, riflette l’aspettativa di una forte crescita della domanda di commodity come conseguenza dell’industrializzazione e dell’aumento della spesa per le infrastrutture”.

L’Africa corre
“In termini regionali”, scrive Mobius, “esistono opportunità in molti mercati, ma siamo particolarmente entusiasti delle potenzialità che stiamo scoprendo nei mercati di frontiera, in particolare in Africa. Nel complesso nei mercati di frontiera è proseguita la crescita degli investimenti nelle infrastrutture, che aprono opportunità di investimento nei settori delle costruzioni, dei trasporti, delle banche e delle telecomunicazioni. Molti paesi di frontiera sono i principali produttori di materie prime importanti, come petrolio, gas e metalli preziosi, che ben li posizionano in vista di una prossima ripresa della domanda globale”.

Inoltre, secondo un recente studio di McKinsey Global Institute, la spesa dei consumatori in Africa per l’anno corrente sarà intorno ai mille miliardi di dollari, con la classe media in rapida espansione, oltre 300 milioni di persone, e sempre alla ricerca di essere servita con nuovi prodotti. Perciò le prospettive per il settore dei beni di consumo sembrano essere molto promettenti.

“Nel 2012 i tassi di crescita in molti mercati di frontiera hanno superato con un ampio margine quelli dei mercati sviluppati e credo che la tendenza sia destinata a continuare”, prosegue il report di Templeton. Anche il Fondo monetario internazionale, tra l’altro, ha recentemente previsto che nel corso dei prossimi cinque anni, ben 12 delle 20 economie a più rapida crescita saranno africane (dieci nell'Africa sub-sahariana e due in Nord Africa). Gli esempi non mancano: “Il Botswana, già uno dei maggiori esportatori mondiali di diamanti, sta per aprire dei call center e dei centri informatici di elaborazione dati e la Namibia ha importanti risorse minerarie legate all'uranio e al gas, oltre a vantare un discreto potenziale turistico”.

L’offerta italiana
A disposizione degli investitori italiani interessati, ci sono nove fondi comuni che offrono esposizione a società operanti in Africa. Gli analisti di Morningstar invitano sempre e comunque alla cautela quando si sceglie un fondo specializzato su mercati emergenti e di frontiera, e suggeriscono di dedicare al massimo una piccola porzione di un portafoglio molto diversificato.

Fondi della categoria Azionari Africa per rendimento a sei mesi


Dati in euro al 31 dicembre 2012, al lordo dell’imposta sul Capital gain
Fonte: Morningstar Direct

Leggi il numero di Morningstar Investor dedicato ai mercati di frontiera, clicca qui.



 

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Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

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